Sabato 14 Dicembre 2024

06.03.09 01 Klagenfurt, LandtagAnche in Carinzia è questo tempo di leggi finanziarie. E anche agli amministratori del Land si pongono gli stessi problemi degli amministratori del Friuli Venezia Giulia: una spesa in crescita, a fronte di entrate in calo a causa della crisi economica e del minor gettito fiscale. Anche in Carinzia, come nella nostra Regione, tutti gli assessori sono stati sollecitati a tirare la cinghia (indicativamente del 5-10%, mentre da noi si parla del 25%), fatta eccezione per la sanità e per gli interventi in campo sociale, i cui conti non saranno tagliati.

La giunta del Friuli-Venezia Giulia si riunirà domani per definire, assessorato per assessorato, gli impegni di spesa, in maniera da far quadrare i conti. In Carinzia questo compito è stato affrontato già l’altro ieri, in una riunione a porte chiuse (qui la chiamano “Klausur”, vocabolo che richiama alla mente eremi conventuali) di due giorni in un hotel del polo sciistico di Gerlitzen, sopra Villach, tra i vertici del Bzö e dell’Övp, alleati nel governo nel Land.

Fin qui le analogie. Ora esaminiamo le differenze, che sono invece molte e soprattutto di grande dimensione. In primo luogo perché nel sistema federale austriaco i Länder non sono costretti a chiudere i bilanci in pareggio. E se questo, in molti casi, è un vantaggio, perché consente agli amministratori regionali maggiore autonomia di spesa, talvolta si presta a scelte pericolose, che fanno gonfiare l’indebitamento.

È quel che è accaduto in Carinzia, dopo 9 anni di governo Haider, che ha affogato il Land in un mare di debiti, pur avendo svenduto tutta l’argenteria di famiglia. Gli attuali amministratori di oggi non hanno praticamente più alcuna possibilità d09.10.24 LR Harald Dobernigi manovra, perché in cassa non è rimasto un euro. Il debito accumulato grazie alla finanza allegra di Haider ammonta oggi a 2,5 miliardi di euro. È cioè superiore al totale di bilancio del Land, che si aggira intorno ai 2,1 miliardi. Per non parlare poi dei debiti fuori bilancio, accumulati nel corso degli anni per mascherare il deficit.

La conseguenza è che le spese in conto interessi per i debiti contratti aumentano vertiginosamente di anno in anno. Una situazione aggravata ora dal calo del gettito fiscale. Se nel 2009 il bilancio del Land Carinzia si era chiuso con un buco di “soli” 166 milioni di euro, nel 2010 il disavanzo dovrebbe salire a 255 milioni. Usiamo il condizionale, perché questo importo è frutto dell’accordo faticosamente raggiungo nella “Klausur” di Gerlitzen. Ma non è detto che sia rispettato.

Soltanto poche settimane fa l’assessore alle finanze Harald Dobernig aveva parlato di un deficit di 200 milioni, poi saliti a 300, poi a 325 (questo l’importo indicato dagli uffici dell’assessorato che avevano materialmente compilato la bozza di bilancio). All’inizio della settimana l’assessore all’economia Josef Martinz aveva parlato di “una situazione che peggiora di giorno in giorno”, facendo balenare lo spettro di un buco di 355 milioni.

Nel corso della “Klausur” sono stati concordati tagli per 70 milioni, che riporteranno il deficit ai 255 indicati sopra. Ma un simile balletto di cifre in pochi giorni non è affatto tranquillizzante e giustifica i dubbi che i conti alla fine possano essere diversi.

Si dirà: è ovunque così. No, non è ovunque così. Il Land Carinzia è il più indebitato dell’Austria. Peggio di lui sta soltanto la Bassa Austria, che però è un Land tre volte più grande per dimensione e popolazione. La Carinzia, con i suoi 560.000 abitanti, può essere paragonata invece alla provincia di Udine. O a metà del Friuli Venezia Giulia. Che però – grazie a Dio e ai suoi amministratori più oculati – non ha i conti così disastrati.

Nella foto in alto, l’aula del Landtag, il consiglio regionale della Carinzia. In basso, l’assessore alle finanze Harald Dobernig.

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