Sabato 18 Maggio 2024

I commenti elettorali sono fatti così: non conta il risultato ottenuto, ma quello atteso e/o sperato. Il caso Spö in Carinzia, dove si è votato domenica per il rinnovo del Landtag, è un esempio da manuale.

L’Spö è il partito socialdemocratico, che in Carinzia era sempre stato maggioritario fino all’avvento dell’era Haider (1999). Dopo la morte del leader dell’estrema destra e gli scandali che ne erano seguiti, l’Spö era tornato a vincere con il suo nuovo leader Peter Kaiser. Alle elezioni del 2013 era tornato a essere il primo partito e il 37,13% uscito dalle urne era stato celebrato come un trionfo.

Domenica scorsa lo stesso partito, con lo stesso leader, è stato votato da quasi il 39% degli elettori ed è rimasto il primo partito, con un distacco di 14 punti e mezzo dal secondo: un risultato migliore di quello di dieci anni prima, ma che è stato letto come una cocente sconfitta. Nella sede dell’Spö, in Lidmanskygasse, a Klagenfurt, domenica pomeriggio c’era aria di funerale, con i “Genossen” incollati ai monitor su cui apparivano i grafici con le percentuali di lista.

Peter Kaiser, partecipando con gli altri leader di partito alla consueta intervista dell’Orf nella sala degli specchi del palazzo del governo regionale, era apparso affranto. La perdita di 9 punti percentuali, non prevista dai sondaggi, lo aveva prostrato. Chi gli è vicino ci ha riferito che era stato in procinto di dimettersi seduta stante. Si sentiva responsabile della sconfitta e voleva trarne le conseguenze.

Sono stati gli amici, la moglie Ulli, il figlio Luca a dissuaderlo da una decisione così precipitosa. Kaiser avrebbe accettato di rinviare tutto alla seduta della direzione del partito, convocata per questa mattina per l’esame dei risultati. Kaiser vi ha preso parte con l’intenzione di porre la sua leadership al voto di fiducia dei 50 membri dell’organo. Ma prima ancora che prendesse la parola, i membri della direzione si sono alzati in piedi, salutandolo con un applauso durato un minuto.

Non c’è stato bisogno di un voto di fiducia. Con quell’applauso il partito gli aveva dimostrato di essere schierato compatto con lui. E con chi altro avrebbe potuto? Le analisi dei risultati elettorali avevano evidenziato che una buona fetta di elettori avevano votato Spö proprio perché c’era uno come Kaiser alla guida. E in un sondaggio condotto a tamburo battente il giorno dopo le elezioni il 74% si era detto favorevole a un nuovo governo del Land con la partecipazione dell’Spö a guida Kaiser. Del resto già nei sondaggi prima delle elezioni l’Spö era dato in calo, mentre il suo leader godeva invece della fiducia di oltre il 60% degli intervistati.

L’analisi dei flussi di voto avrebbero individuato nell’obbligo vaccinale e nelle misure anti-Covid sostenute dall’Spö la ragione principale del calo di consensi. Il partito avrebbe perso 32.000 voti in favore di partiti no vax come l’Fpö (8.000 voti) e il Team Kärnten (10.000 voti), mentre altri 14.000 si sarebbero aggiunti al “partito” dell’assenteismo. 32.000 voti sono molti, ove si consideri che in Carinzia i votanti sono stati poco più di 300.000 e che all’Spö sono andati quasi 118.000 voti.

La questione ricambio è stata così subito accantonata. Kaiser resta alla guida dell’Spö con pieno mandato per trattare con gli altri partiti (nel nuovo Landtag, come in quello uscente, ce ne sono solo quattro) la formazione di una coalizione di governo. Le consultazioni incominceranno già domani. La delegazione socialdemocratica incontrerà quella dell’Fpö, partito giunto secondo con il 24,55%), giovedì sarà la volta dell’Övp (17,03%), sabato toccherà al Team Kärnten (10,09%).

Questi sono chiamati “Sondierungsgespräche”, “colloqui di sondaggio”, per un primo confronto tra i vari gruppi politici presenti nel Landtag. La prossima settimana, invece, seguiranno le “Koalitionsgespräche”, ovvero le trattative concrete per la formazione della nuova giunta regionale tra l’Spö e il partito ritenuto più probabile partner. Salvo imprevisti il nuovo governo del Land potrebbe andare al voto già prima di Pasqua, probabilmente il Giovedì santo.

NELLA FOTO, il segretario dell’Spö (e governatore uscente del Land) Peter Kaiser all’uscita dalla direzione del partito. Sono con lui il segretario organizzativo Andreas Sucher e il portavoce Andreas Schäfermeier.

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