Sabato 18 Maggio 2024

La Carinzia, dove ieri si è votato per la rielezione del Landtag (il consiglio regionale), ha riservato due colpi di scena. Il primo riguarda l’Spö, il Partito socialdemocratico che alle precedenti elezioni nel 2018 aveva sfiorato la maggioranza assoluta (47,9%). Che non potesse conservare quella posizione era scontato: tutti i sondaggi gli attribuivano un calo di consensi. Peter Kaiser, leader del partito e governatore uscente, si augurava in ogni caso di non scendere sotto il 40% (“un risultato con un 4 davanti”, era il desiderio che aveva espresso nei giorni scorsi). Non è stato accontentato: i risultati, ancorché non definitivi, gli attribuivano ieri sera il 38,9%. La delusione era dipinta nel suo volto, quando si è presentato davanti alle telecamere dell’Orf, per le rituali dichiarazioni post-voto, assieme agli altri leader di partito.

Il secondo colpo di scena, ancor più eclatante, riguarda l’Övp, il Partito popolare. Parliamo di un partito che in Carinzia è sempre stato minoritario, per motivazioni storiche che richiederebbero un lungo approfondimento. Alle elezioni del 2018, sull’onda lunga del successo del segretario politico nazionale Sebastian Kurz, aveva ottenuto un insperato 15,5%. Ripetere il risultato di allora sembrava a tutti impossibile. Dopo l’uscita di scena di Kurz, indagato per falso e corruzione, e dopo gli scandali che hanno colpito l’Övp a livello nazionale e in alcuni Länder (non in Carinzia), tutto sembrava congiurare per un crollo di voti, come era già avvenuto nelle recenti elezioni in Bassa Austria. Gli ultimi sondaggi davano l’Övp in Carinzia tra il 10 e l’11 per cento, ma non si escludeva che potesse scendere sotto la soglia del 10, molto importante sul piano simbolico.

È accaduto invece il contrario. L’Övp non soltanto non ha perso voti, ma ne ha addirittura guadagnati, salendo al 17,1%. È il miglior risultato dal 1999. Quando sul monitor è apparso il primo exit-poll i dirigenti dell’Övp, raccolti nella loro sede di via 8 Maggio, sono esplosi in urla di gioia. Il candidato capolista Martin Gruber, invece, si è coperto gli occhi con le mani. Stava per piangere.

Per gli altri partiti sono state rispettate sostanzialmente le previsioni dei sondaggi. L’Fpö, partito dell’estrema destra sovranista (che un tempo fu di Haider), ha ottenuto il 24,5%, un po’ più che nel 2018 (23%). Non ha potuto trarre vantaggio dell’onda lunga che ha portato il partito in testa a livello nazionale, perché qui ha dovuto subire la concorrenza di una lista locale, il Team Kärnten, competitiva su molti temi.

Team Kärnten è cresciuta dal 5,7% al 10,1%. Un buon risultato, ma i suoi dirigenti speravano di arrivare al 13%, superare l’Övp e diventare così il terzo partito nel Land. Il successo imprevisto dell’Övp ha rotto loro le uova nel paniere.

Gli altri due partiti “importanti” nella scheda di voto – Verdi e Neos (liberali di centro) – hanno ricevuto rispettivamente il 3,8 e il 2,6%, ben al di sotto della soglia del 5% necessaria per entrare nel Landtag.

Lo scenario che si presenta ora è il seguente. Sul piano regionale è del tutto probabile una riedizione della coalizione uscente Spö-Övp. L’Spö ha perso voti e seggi, ma li ha guadagnati l’Övp. Nessuno dei leader ieri si è sbilanciato in previsioni, ma soluzioni diverse appaiono difficili, perché richiederebbero una coalizione tra almeno tre partiti.

Sul piano nazionale, invece, le ripercussioni ci saranno soprattutto nell’Spö. A Vienna governano Övp e Verdi, mentre l’Spö è all’opposizione, ma la sua segretaria Pamela Rendi-Wagner è in bilico. Da quando è lei alla guida, ha perso quasi tutte le elezioni. Confidava in un successo in Carinzia, che invece non c’è stato. Probabilmente già da oggi nell’Spö si incomincerà a discutere su un successore, perché arrivare alle elezioni politiche del 2024 con Rendi-Wagner al timone equivarrebbe a un suicidio.

Diversa la situazione nell’Övp. Il partito è in profonda crisi dopo l’era Kurz e il buon risultato in Carinzia non segna un’inversione di tendenza. In Carinzia non ha guadagnato l’Övp, ma il suo leader Martin Gruber, un candidato giovane, che ha saputo suscitare simpatia. Troppo poco per credersi in salvo.

IL GRAFICO con le proiezioni dei risultati dell’istituto Sora aggiornati alle 19.50. Le ultime quattro liste, non menzionate nell’articolo, appartengono a movimenti locali, tranne l’ultima, il Kpö (Partito comunista), che ha ricevuto lo 0,1% (alle precedenti elezioni era allo 0,3%).

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