Domenica 2 Giugno 2024

Il cane è il miglior amico dell’uomo, si dice. Sono parole che chiunque possieda un cane sottoscriverebbe senza esitazione. Ma il possesso del cane implica anche delle responsabilità e dei costi. In Austria c’è un costo in più, rispetto all’Italia: la tassa comunale sui cani. Non solo i costi per gli alimenti e per le cure veterinarie, dunque, ma anche il tributo da versare al Comune di appartenenza.

L’importo non è ovunque lo stesso. Ogni Comune fissa il suo. Se ne parla in questi giorni perché Klagenfurt, capoluogo della Carinzia, ne ha deciso l’aumento: da 40 a 60 euro. Non un aumento di poco conto, ma addirittura del 50%. L’aggravio è stato comunicato per lettera a tutti i proprietari, che hanno reagito piuttosto stizziti.

Motivi ne hanno, se non altro perché la tassa sui cani del Comune di Klagenfurt è la più alta in tutta la Carinzia. A St. Veit an der Glan, per esempio, è di 43,60 euro; a Spittal an der Drau, di 36,30 euro; a Wolfsberg, di 30 euro. A Villaco è di 40 euro, com’era a Klagenfurt prima dell’aumento.

Gli amministratori comunali della città capoluogo hanno spiegato che la decisione di aggiornare il tributo è stata presa collegialmente, su “raccomandazione di un gruppo di esperti”. I “gruppi di esperti” che consigliano gli altri Comuni della Carinzia, evidentemente, la pensano diversamente. Wolfgang Germ, consigliere comunale dell’Fpö, ha espresso una condivisibile preoccupazione: che l’esosità fiscale del Comune induca alcuni proprietari di cani a non registrarne più il possesso.

In Italia una tassa analoga era in vigore fino al 1974. I Comuni avevano l’obbligo di imporla. Da allora gli “amici a quattro zampe” sono esentasse. Anzi, ai loro proprietari è consentito di detrarre dal reddito imponibile il 19% delle spese veterinarie sostenute nel corso dell’anno.

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