Sabato 18 Maggio 2024

20.10.22 Rudolf AnschoberDobbiamo tornare a parlare di Covid-19, perché ieri sono stati registrati in Austria quasi 2.000 nuovi contagi, che costituisce un record assoluto. Inutile cercare di spiegare l’esplosione delle infezioni con il maggior numero di test effettuati. Se ne fanno molti ormai da giorni e settimane, ma la diffusione del virus cresce più in fretta. E cresce, di conseguenza, anche il numero di quelli che hanno bisogno di cure e devono essere ricoverati in ospedale. Tra poco saranno più di mille quelli che si troveranno in questa situazione. Per fortuna, mentre il numero dei contagi cresce in maniera esponenziale (ieri erano 437 in più rispetto al giorno precedente), il numero dei ricoveri in terapia intensiva resta al momento stabile (147 persone, solo due in più rispetto al giorno precedente). La situazione peggiore è a Vienna: un quarto dei nuovi contagiati e quasi la metà di quelli ricoverati nelle terapie intensive sono qui.

La situazione si sta facendo drammatica e si affaccia all’orizzonte un possibile lock-down. Finora uno scenario del genere era sempre stato escluso, per le conseguenze che avrebbe sull’economia e sulla vita sociale, e ufficialmente si continua a escluderlo. Il Kurier, tuttavia, ha rivelato ieri che si potrebbe giungere a un simile provvedimento, qualora risultasse necessario per evitare un collasso del sistema sanitario.

Uno dei criteri per valutare tale rischio è l’utilizzo dei posti letto nelle terapie intensive. L’Austria ne dispone di 2.000 (per un confronto, l’Italia a inizio pandemia ne aveva 5.000 e ora si cerca di portarli a 10.000), di cui attualmente, come dicevamo sopra, sono occupati soltanto 147. La soglia da non superare è considerata quella degli 800 letti (il 40%). Se si arrivasse a quel punto, il ministro della Salute dovrebbe chiedere il lock-down.

Alla mezzanotte di oggi, frattanto, entreranno in vigore le nuove misure annunciate l’altro ieri dal governo. Impongono maggiori limitazioni agli incontri privati e pubblici (dagli eventi sportivi a quelli culturali e di intrattenimento), ai comportamenti nei locali pubblici (bar e ristoranti), nelle case di riposo per anziani. Secondo alcuni osservatori si tratterebbe di provvedimenti poco efficaci, anche se ai singoli Länder è data facoltà di adottare misure più drastiche al loro interno, a fronte di situazioni particolari di emergenza.

La speranza è che le nuove misure servano a contenere il contagio, anche se molto dipenderà dal comportamento dei singoli. Anche in Austria esiste un partito di negazionisti, che rifiuta di indossare la mascherina e di adottare le cautele consigliate, perché ritiene che il virus sia un’invenzione dei “poteri forti”, delle “lobbie giudaico-massoniche”, di “big-pharma”. Una lettrice di questo blog è arrivata a sostenere che l’epidemia sia stata scatenata dal “potere bancario”.

 

NELLA FOTO, il ministro della Salute, Rudolf Anschober.

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