Torna d’attualità in Carinzia il tema del finanziamento ai partiti. Torna d’attualità, perché in questi giorni si sta discutendo il bilancio 2010 del Land, che chiuderà, se tutto va bene, con un disavanzo di 255 milioni di euro (ma se qualcosa andrà storto il buco potrebbe diventare una voragine di 300-350 milioni). Per cercare di contenere il deficit, il governo regionale sta cercando di risparmiare su tutti i fronti, fuorché su uno: quello, appunto, del finanziamento ai partiti. E con un colpo di mano degno di un commando guerrigliero, il Landtag (consiglio regionale) ha fatto passare un provvedimento che raddoppia i contributi ai gruppi consiliari, aumenta della metà il contributo annuale ai partiti, introduce un rimborso delle spese elettorali (in aggiunta a quello esistente) pari alla metà del contributo annuale.
Detto in questi termini, il provvedimento potrebbe apparire normale. Ma non lo è più se si indicano anche gli importi dei contributi previsti. Diamo intanto qualche numero per comprendere meglio la dimensione del caso. La Carinzia ha 560 mila abitanti (pressappoco quelli della provincia di Udine) e un consiglio regionale di 32 membri, in rappresentanza di 4 partiti. Ogni partito riceve un contributo base, fisso per tutti, e un contributo proporzionale ai voti ricevuti alle ultime elezioni regionali (marzo scorso); un altro contributo va ai gruppi consiliari; un altro ancora viene erogato a titolo di rimborso delle spese elettorali.
Finora queste voci contributive costavano alle casse del Land la bellezza di 8 milioni di euro all’anno. Una somma enorme. Proviamo soltanto a immaginare se un simile finanziamento entrasse nelle casse dei partiti della provincia di Udine presenti a palazzo Belgrado. Ma evidentemente ciò non bastava a sfamare i partiti carinziani, che così – tutti d’accordo tra loro, maggioranza e opposizione – hanno deciso di auto aumentarsi lo “stipendio”, nei modi che abbiamo indicato sopra. Ciò comporterà per quest’anno (e per gli anni a venire) un aumento della spesa di circa 5 milioni, che porterà il totale a 13. Non basta. È stato anche deciso che ciascun gruppo consiliare disponga di un impiegato fisso, ovviamente stipendiato dal Land.
L’operazione dev’essere apparsa talmente indecente agli stessi consiglieri regionali che l’avevano proposta e concordata, da indurli a farla passare il più possibile inosservata. Il Landtag che si è sempre riunito alle 9 del mattino, per la prima volta nella sua storia è stato convocato al pomeriggio, senza che ne fosse data alcuna ragione. La delibera con l’aumento dei finanziamenti ai partiti non figurava all’ordine del giorno.
Soltanto alle 9 di sera, quando la tribuna del pubblico era ormai deserta e gli ultimi cronisti dei giornali locali se n’erano andati per scrivere i loro servizi nelle redazioni, solo allora due consiglieri si sono levati in piedi – uno del Bzö (il partito di Haider) e uno dell’Spö – illustrando una “proposta urgente” di finanziamento. Il presidente non ha sollevato alcuna obiezione all’inusitata intrusione nell’ordine del giorno. Ha invece subito aperto il dibattito e, poiché nessuno ha chiesto la parola, ha messo ai voti il provvedimento. Approvato all’unanimità. Sono bastati pochi minuti per far avere ai partiti carinziani più soldi di quelli raccolti in Italia dal Pd nelle primarie, con la mobilitazione di 3 milioni di elettori.
La “Kleine Zeitung” – il quotidiano di Klagenfurt cui spetta il merito di aver scoperto e resa pubblica la manovra dei partiti carinziani – ha fatto un calcolo di quanto costerà ai contribuenti il provvedimento nell’arco dell’intera legislatura (fino al 2014): il Bzö incasserà in tutto 25,2 milioni di euro, l’Spö (socialdemocratici) 17,8, l’Övp (popolari) 11,6, i Verdi 6,2. In tutto dunque 60,8 milioni. Senza l’aumento si sarebbero dovuti “accontentare” di 41,2 milioni, che evidentemente non sembravano bastanti.
Nella foto in alto, il Landhaus, sede storica dell’assemblea regionale della Carinzia. In basso, l’aula in cui attualmente si riunisce il consiglio del Land, anch’essa all’interno del Landhaus.