Sabato 18 Maggio 2024

14.02.23 Klaus LiebscherLe notizie su Hypo Group Alpe Adria si accavallano tutti i giorni, tanto da non saper valutare quale sia la più importante e da quale incominciare. Oggi verrebbe da dire che la più importante siano le dimissioni di Klaus Liebscher, l’ex governatore della Banca nazionale, che era stato messo a presiedere il consiglio di sorveglianza della holding bancaria, dopo che prima di lui s’era già dimesso l’ex ministro Johannes Ditz. Ma come dare la notizia dell’uscita di Liebscher, se prima non diamo quella dei “super esperti” nominati dal governo per trovare la ricetta magica per Hypo? La seconda, infatti, spiega la prima.

 

Incominciamo dunque dalla nomina dei “super esperti”, tutti stranieri. La domanda che il governo rivolge a loro è: come chiudere il caso Hypo Bank, limitando il più possibile i costi per lo Stato – e quindi per i contribuenti – che già ora ammontano a 4,8 miliardi, ma che entro pochi anni potrebbero salire a 19?

 

La domanda non è nuova. Il governo l’aveva già posta alla Oliver Wyman, società internazionale di consulenza con casa madre a New York, che aveva suggerito il fallimento. Poi aveva nominato una “task force”, nominandone presidente Liebscher e affidandole lo stesso compito. Il risultato, come è noto, sono quattro ipotesi di soluzione, che vanno dalla “bad bank”, interamente pubblica o con partecipazione di banche private, fino al fallimento.

 

La scelta spetterebbe al governo, ma, non essendo nessuna delle quattro soluzioni pienamente soddisfacente, ecco allora l’idea brillante di rivolgersi ad altri esperti, ancora più esperti, nella speranza che almeno questi scoprano la formula magica. “Per affrontare questa sfida, io voglio le teste migliori”, ha sentenziato il nuovo ministro delle finanze Michael Spindelegger. Le ha cercate in Germania, negli Usa e a Londra.

 

Con tutto il rispetto per la genialità dei nuovi incaricati, è abbastanza improbabile che le soluzioni che troveranno si discosteranno molto da quelle già individuate. L’operazione rischia di risolversi soltanto in costi in più, perché verosimilmente i “super esperti” presenteranno “super parcelle”, che si aggiungeranno ai 220 milioni (duecentoventimilioni) di euro già spesi da Hypo Group soltanto per consulenze esterne.

 

A questo punto le dimissioni di Liebscher si capiscono più facilmente. La scelta del governo di rivolgersi ad altri esperti rappresenta una sconfessione del suo lavoro da presidente del gruppo bancario e della “task force”. Klaus Liebscher getta la spugna e lascia entrambe le poltrone. Alla guida della “task force” gli succederà l’attuale governatore della Banca nazionale Ewald Nowotny, il cui compito si limiterà molto probabilmente alla redazione del rapporto conclusivo sulla creazione di una “bad bank” statale. Alla presidenza del consiglio di sorveglianza di Hypo Group, invece, subentrerà provvisoriamente il vice di Liebscher, Rudolf Scholten, un passato da ministro per la scienza e l’arte, direttore generale della Kontrollbank, membro del comitato esecutivo della Conferenza Bilderberg.

 

Nella foto, Klaus Liebscher, ex governatore della Banca nazionale austriaca e dall’altro ieri anche ex presidente del consiglio di sorveglianza di Hypo Group

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