Sabato 18 Maggio 2024

11.06.17 Hypo KlagenfurtLe prospettive di Hypo Group Alpe Adria, con le inevitabili ricadute su Hypo Italia, preoccupano le organizzazioni sindacali. La preoccupazione nasce dalla sensazione che i recenti licenziamenti siano avvenuti in assenza di un coerente piano industriale. Le ultime notizie dall’Austria relative alla minaccia da parte dell’Unione Europea di liquidazione del gruppo entro l’anno non hanno fatto che accrescere la preoccupazione.

 

Per questa ragione le rappresentanze sindacali il 10 maggio avevano chiesto un incontro urgente con la direzione austriaca e italiana, ritenendo necessario disporre di informazioni certe sulle prospettive del gruppo in Italia. La richiesta finora non ha trovato ascolto e ieri i sindacati hanno deplorato in una nota tale atteggiamento. “Purtroppo – si legge nel documento – si conferma una grave mancanza ad attivare relazioni sindacali all’insegna della massima trasparenza e del rigoroso rispetto delle regole. In assenza di un riscontro positivo dovremo chiamare a responsabilità i vertici aziendali, anche con il coinvolgimento delle istituzioni, per una necessaria tutela dei lavoratori”.

 

Ieri intanto i sindacati hanno incontrato una delegazione sindacale, per verificare l’applicazione delle procedure di mobilità per i 97 esodati. Per quanto riguarda i prepensionamenti, la verifica all’Inps ha indicato che sono sette i dipendenti con i requisiti previsti dalle norme del fondo di solidarietà. Per essi l’uscita dall’azienda sarà perfezionata entro il mese.

 

La gran parte degli altri esodati attingerà al fondo emergenziale. L’azienda conta di inserire entro questa settimana le richieste nell’apposita procedura Inps. L’accordo del 18 febbraio prevede che, in caso di mancato recepimento dell’assegno previsto dopo due mesi dal licenziamento, il lavoratore potrà ottenere dalla banca una anticipazione in conto corrente, da richiedere all’Ufficio risorse umane.

 

L’uscita dal servizio attivo di quasi un terzo del personale ha comportato problemi di allocazione organizzativa. I colleghi che hanno beneficiato del cosiddetto ripescaggio avranno quasi tutti la medesima situazione professionale e destinazione territoriale. Solo per tre dipendenti è stata prevista una diversa sede di lavoro. Nelle filiali di Rovigo, Rovato e Brescia si è verificata l’esigenza di sostituire tre colleghe in maternità. La proposta di assunzione a tempo determinato è stata rivolta ai colleghi licenziati con il medesimo profilo professionale.

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