Sabato 18 Maggio 2024

06.10.06 02 Tavagnacco, inaugurazione Hypo Bank; Lorenzo Di Tommaso, Wolfgang Kulterer, interpreteLorenzo Di Tommaso non è più direttore generale di Hypo Bank Italia. Ha rassegnato le dimissioni nel corso di una riunione del consiglio di amministrazione, svoltasi martedì e che, secondo chi si trovava a quell’ora nei corridoi del palazzo di vetro e cemento di Tavagnacco, avrebbe assunto toni molto accesi. La banca tende a minimizzare e a presentare l’uscita di scena del “lider maximo” come una scelta consensuale. “Il dottor Di Tommaso – ci ha detto Nikola Donig, responsabile della comunicazione della holding carinziana che controlla la banca italiana – ha ritenuto insieme con gli altri membri del consiglio di amministrazione che in questa situazione fosse vantaggioso per la banca, per i clienti e per i dipendenti avere una direzione dell’istituto non gravata dal passato”.

 

Insomma, almeno in questo momento, Di Tommaso toglie il disturbo senza che gli si sia mosso alcun addebito. Ma è evidente che il rapporto si chiude per una precisa volontà della casa madre carinziana. Il comunicato che ne dà notizia parla di un consiglio che “ha accettato le dimissioni dell’amministratore delegato e direttore generale Lorenzo Di Tommaso”. Ma la lettera inviata un’ora prima a tutti i “gentili dipendenti” dal presidente del consiglio di amministrazione Johannes Proksch precisa che Di Tommaso si è dimesso “su richiesta del consiglio di amministrazione”.

 

L’uscita di scena di Di Tommaso segna la fine di un era. L’era di un personaggio che, nel bene e nel male, ha contribuito a far nascere e a far crescere Hypo Bank Italia fino alle dimensioni attuali, messe in crisi non da cause endogene, ma dalla crisi della holding. Ora l’istituto volta pagina e al suo vertice è stato nominato amministratore delegato (non anche direttore generale) Lorenzo Snaidero, già consigliere di amministrazione, che sarà affiancato dai vicedirettori generali Daniele Metus, Simone Caraffini e Sandro Ballerino.

 

Il fattore determinante del cambiamento al vertice di Hypo Bank è la vicenda dei contratti leasing indicizzati, che avevano suscitato reclami di decine di clienti. L’interesse da versare alla banca era legato all’indice Euribor, ma in alcuni casi l’istituto non ne aveva tenuto conto, lucrando così incassi superiori al dovuto per decine di migliaia di euro. I casi erano stati resi di dominio pubblico da Moreno Morello, che ne aveva riferito in forme piuttosto pittoresche in “Striscia la notizia”. La Banca d’Italia, a sua volta, aveva avviato un’ispezione.

 

Inutile cercare di capire chi si sia mosso per primo, se il “candido” Morello, assistito dal suo “ragioner Otto Conti”, o i funzionari di Bankitalia, sollecitati dai reclami dei clienti leasing danneggiati da Hypo Bank. Il risultato è la decisione drastica della holding carinziana di rimettere rapidamente ordine in casa: ha istituito una task force di una decina di persone che dovrà chiarire tutte le irregolarità denunciate, fungere da sportello di riferimento per i clienti coinvolti (dal 2 aprile entrerà in funzione un numero verde per i reclami, finora soltanto annunciato), informare di sua iniziativa i clienti eventualmente danneggiati.

 

Il congedo di Di Lorenzo con effetto immediato rientra in questa strategia, che punta a “chiudere con il passato nella massima trasparenza – parole di Donig – e a guardare al futuro, con una banca risanata”. I sindacati temono ripercussioni sugli ammortizzatori concordati con i dipendenti che hanno accettato di andarsene, nel quadro della riduzione del personale. Donig risponde rassicurante: “Gli incentivi sono stati accantonati e la banca manterrà la sua parola nei confronti dei dipendenti”.

 

Nella foto, Lorenzo Di Tommaso, direttore generale uscente di Hypo Bank Italia.

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