Domenica 19 Maggio 2024

20.07.29 Andy Warhol, In the Bottom of My Garden, 1956 (foto Haydar Koyupinar)L’epidemia da Coronavirus ha quasi paralizzato l’economia. Ma il danno non è stato meno grave in campo culturale, dove ogni attività è rimasta sospesa per mesi. Anche i musei sono rimasti chiusi e da metà giugno – chi prima, chi dopo – hanno incominciato a riaprire i battenti. Di alcune di queste aperture a Vienna abbiamo già dato notizia. Oggi ne aggiungiamo altre, per chi vorrà intraprendere un viaggio fino alla capitale austriaca. La città sta vivendo una stagione molto strana, con scarse presenze turistiche e metà degli alberghi chiusi. È quel che accade anche in molte altre città d’arte e che, paradossalmente, rendono quasi più interessante una loro visita.

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Dei musei che hanno riaperto menzioniamo per primo il Leopold, che ha prolungato fino all’inverno la sua rassegna sugli iconici pittori Egon Schiele e Friedensreich Hundertwasser. Le 170 opere esposte nell’ambito della mostra incentrata sul dialogo tra i due maestri tracciano un quadro dell’affinità artistica e intellettuale tra due grandi austriaci del 20. secolo, che non ebbero mai modo di conoscersi di persona. Hundertwasser (1928-2000) plasmò, in qualità di pittore, pioniere del movimento ecologista e progettista di spazi abitativi, l’arte del 20. secolo anche al di là dei confini dell’Austria. Poco noto fino ad ora era il suo entusiasmo per Schiele (1890-1918), per il suo operato, ma anche per l’artista stesso, un entusiasmo che lo accompagnò per tutta la vita. L’allora ventenne studente dell’Accademia di belle arti ebbe modo di scoprire, grazie a rassegne e libri, l’arte e il Modernismo viennese: soprattutto Schiele divenne negli anni successivi una figura di riferimento fondamentale per quest’artista di rango internazionale.

Leopold Museum (Museo Leopold), MuseumsQuartier Wien, www.leopoldmuseum.org.

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La galleria del Belvedere ospita fino al 26 ottobre, dipinti realizzati da Herbert Brandl negli ultimi vent’anni. Con i suoi grandi paesaggi, Brandl è uno dei pittori austriaci contemporanei di maggior successo. Il soggetto del paesaggio ebbe fin dall’inizio un ruolo predominante nel suo operato, che spazia tra astrazione e figurazione. Intorno all’inizio del nuovo millennio l’entusiasmo di Brandl per la monumentalità del mondo delle montagne divenne sempre più evidente. Servendosi di differenti tecniche il pittore reinterpreta nei suoi dipinti di formato anche molto diverso il motivo della montagna, giocando su una gestualità espressiva, spazi cromatici astratti e forme dall’impatto potente.

Belvedere 21, Arsenalstrasse 1, www.belvedere21.at.

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Si intitola “Angler and Agels” la mostra di disegni, modelli e prototipi di Raimund Abraham (1933–2010) allestita nel Museo di arte applicata e visitabile fino al 18 ottobre. Il suo linguaggio architettonico collega arte, filosofia, letteratura e cinema. I suoi progetti e le sue costruzioni si distinguono per forme di base archetipiche e neofuturistiche. I progetti presentati si muovono nello spazio interconnesso fra la dimensione individuale e le sfide sociopolitiche del suo tempo. Disegni, collage e modelli per un’architettura visionaria sono al centro della rassegna.

MAK – Museum für angewandte Kunst (Museo di Arti Applicate), Stubenring 5, www.mak.at.

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“I was reflecting that most people thought the Factory was a place where everybody had the same attitudes about everything; the truth was, we were all odds-and-ends misfits, somehow misfitting together”. Le parole di Andy Warhol hanno ispirato il titolo (“Misfitting together. Formazioni seriali della pop art, della minimal art e della conceptual art”) della mostra aperta fino al 6 gennaio al Museo d’arte moderna. Esse rappresentano anche il punto di partenza di questa retrospettiva. L’artista espose le sue opere al Mumok (Museum moderner Kunst) per l’ultima volta nel 1981, quand’era ancora in vita. Quasi quarant’anni dopo il Mumok propone l’operato di Warhol inserendolo in un contesto storico-artistico più vasto.

Mumok – Museum moderner Kunst Stiftung Ludwig (Museo d’arte moderna Fondazione Ludwig) al MuseumsQuartier, www.mumok.at.

[Contributo di Wien Tourismus]

 

 

NELLA FOTO di Haydar Koyupinar, “In the bottom of my garden”, opera realizzata da Andy Warhol nel 1956.

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