Sabato 18 Maggio 2024

11.10.21 Bruxelles, Palais Stoclet, 800px-Woluwe-St-Pierre_-_Hoffmann_050917_(1)Nel 2012 ricorre il 150. anniversario della nascita di Gustav Klimt e Vienna si appresta a celebrare l’evento come si deve, senza trascurare i risvolti turistici e commerciali che esso comporta. Klimt è ormai un’icona dell’arte austriaca, nella sua fase di passaggio dall’accademia al modernismo. Non piaceva affatto a Francesco Giuseppe, ma piace da morire al pubblico di oggi. Ogni mostra di Klimt, in qualsiasi angolo del mondo, è un successo garantito. Il celebre “bacio” o l’”Adele” sono riprodotti su t-shirt, tazze da te, sottobicchieri per la birra, portachiavi, carte da gioco, agende, asciugamani, ombrelli, puzzle.

 

La galleria del Belvedere, che possiede una delle più importanti collezioni di opere dell’artista, ha deciso di battere tutti sul tempo e, senza attendere il 2012, già oggi inaugurerà una mostra dal titolo “Gustav Klimt-Josef Hoffmann, pionieri del modernismo”. Come si intuisce dal doppio nome, la mostra metterà a fuoco lo stretto rapporto tra il pittore e Hoffmann, che fu architetto, designer, decoratore d’ambienti.

 

Hoffmann ebbe in comune con Klimt non soltanto la comune origine morava delle rispettive famiglie, ma anche la collaborazione a grandi esposizioni e a progetti innovativi, con cui è stata scritta la storia dell’arte austriaca del primo ‘900. Tra tutti si distinguono, in particolare, la mostra dedicata a Beethoven, del 1902, nel palazzetto della Secession di Vienna, e soprattutto Palais Stoclet, a Bruxelles, costruito esattamente cent’anni fa. Per quell’edificio progettato da Hoffmann, residenza dell’industriale Adolphe Stoclet, Klimt curò il fregio musivo della sala da pranzo. Sulla scorta di ricche ricostruzioni, di progetti, di plastici, nella mostra del Belvedere vengono illustrate la genesi e le ripercussioni che la concezione di Palais Stoclet ebbe sui contemporanei.

 

Non mancano poi riferimenti ai progetti espositivi a St. Louis, a Mannheim, a Roma e a Vienna, che segnano il passaggio dallo Jugendstil decorativo e curvilineo del primo periodo a un criterio raffigurativo più sobrio e a un intenso scambio con l’ambiente artistico belga. La morte di Klimt, avvenuta nel 1918, segna la fine di questo intenso, quanto creativo rapporto di collaborazione artistica con Hoffmann.

 

Gustav Klimt – Josef Hoffmann, Pioniere der Moderne. Galleria del Belvedere di Vienna, castello inferiore, aperta dal 24 ottobre al 4 marzo, tutti i giorni, dalle 10 alle 18 (mercoledì fino alle 21).

 

Nella foto, Palais Stoclet a Bruxelles, edificio che porta le “firme” di Hoffmann e Klimt.

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