Sabato 18 Maggio 2024

13.10.25 Mauthausen, liberazione 6 maggio 1945Domani, 26 ottobre, è festa nazionale in Austria e il Land Carinzia ha scelto di celebrarla concedendo l’ingresso gratuito a tutti i suoi musei: il Landesmuseum di Klagenfurt, il parco archeologico di Magdalensberg e il Museo romano di Teurnia. Un’occasione da non perdere per chi abbia occasione domani di trovarsi o di andare oltreconfine.

 

Il Landesmuseum ospita attualmente una esposizione speciale dal titolo “Veleno e dono – Dalla camera delle meraviglie della natura”. Si tratta di una mostra interdisciplinare, cui hanno contribuito tutti i dieci settori di ricerca del museo nel campo delle scienze naturali, per far conoscere le sostanze velenose della natura, che talvolta però possono avere funzioni terapeutiche o essere comunque utili all’uomo. Non mancano riferimenti ai miti e alle credenze popolari sulla natura letale o miracolosa delle sostanze naturali.

 

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Che cosa ricorda l’Austria il 26 ottobre, tanto da aver scelto questa giornata per sua festa nazionale? Bisogna riandare al 1955, anno in cui cessa un decennio di occupazione militare da parte delle nazioni vincitrici della seconda guerra mondiale. L’Urss aveva tenuto sotto il suo controllo la Bassa Austria, il Burgenland e l’Alta Austria, per la parte a nord del Danubio e a est del fiume Enns; gli americani controllavano il resto dell’Alta Austria, il Salisburghese e il Salzkammergut stiriano. Alle truppe britanniche erano stati affidati il Tirolo Orientale, la Carinzia e la Stiria (con l’eccezione del Salzkammergut).  Infine la Francia: aveva la competenza sul Tirolo e sul Vorarlberg, cioè sui due Länder più occidentali del Paese. Vienna era stata divisa in quattro fette, come Berlino.

 

Nel 1955 sono maturati i tempi perché l’occupazione cessi. L’ostacolo principale è venuto meno l’anno prima, con la morte di Stalin. Il 15 maggio, nel castello del Belvedere di Vienna, i plenipotenziari delle quattro nazioni alleate e i rappresentanti del governo austriaco firmano il cosiddetto Trattato di Stato, che diventerà in seguito la carta costituzionale dell’Austria.

 

Nei mesi successivi uno alla volta se ne vanno i reparti che dal 1945 in poi avevano presidiato il Paese. Gli ultimi a lasciarlo sono gli inglesi, il 25 ottobre. Il 26 ottobre 1955 è dunque il giorno in cui l’Austria riacquista definitivamente la sua piena sovranità. Non ci sono più soldati stranieri sul suolo patrio.

 

Per questo quella data è stata proclamata festa nazionale. Altri Paesi hanno scelto giornate storiche diverse: la fine della guerra e dell’occupazione nemica, la proclamazione della repubblica, l’inizio di una rivoluzione. L’Austria, invece, ha scelto il giorno della liberazione dai… liberatori. Alla fine della guerra aveva cercato di ricrearsi una “verginità” sostenendo di essere stata non complice del nazismo, ma “prima vittima”, invasa e occupata militarmente dalle truppe del Reich, con l’Anschluss del 1938. Sarebbe stato logico, quindi, festeggiare la capitolazione del Reich nazista. Invece no, si è scelto di festeggiare la partenza di quei soldati che avevano combattuto per restituirle la sua libertà che la Germania nazista aveva calpestato, a conferma dell’ambiguo e mai risolto rapporto degli austriaci con gli anni bui del loro passato.

 

Nella foto, la liberazione del campo di sterminio di Mauthausen il 6 maggio 1945.

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