Sabato 18 Maggio 2024

19.07.30 Parlamento Nationalrat, aula provvisoria alla Neue HofburgMancano esattamente due mesi alle elezioni in Austria, ma non si respira ancora aria di campagna elettorale. Gli strateghi dei partiti evidentemente hanno deciso di concentrare i loro sforzi in settembre, ritenendo che andrebbero sprecati in luglio e agosto, mesi consacrati alle ferie.

Ma i giornali e i giornalisti non sono in ferie o non sono tutti in ferie. L’informazione politica continua anche d’estate e analizza quel che accade (Ibiza-gate, rottamazione di documenti della cancelleria e altro ancora) nella prospettiva del voto del 29 settembre.

Il settimanale “Profil” continua a sondare gli umori dei cittadini-elettori, affidandosi alle interviste dell’istituto di ricerche demoscopiche Unique Research. Il sondaggio pubblicato ieri non riguarda, come di consueto, le intenzioni di voto, ma la coalizione preferita.

L’indagine di Unique Research ha preso in considerazione tutte le combinazioni possibili, anche se sappiamo bene che, stando agli attuali rapporti di forze, è quasi impossibile immaginare una coalizione in cui non sia presente il Partito popolare (Övp).

Il dato più interessante che emerge dal sondaggio è la voglia di cambiamento degli intervistati. Il 20% è per una riedizione del governo Övp-Fpö (ovvero popolari ed estrema destra sovranista). Ma addirittura il 28% preferirebbe invece un’alleanza dell’Övp con i Verdi e la Neos. Sono coalizioni già sperimentate in alcuni Länder o grandi città, ma mai a livello federale.

Unique Research fornisce anche informazioni di dettaglio: il 6% vedrebbe di buon occhio una coalizione Övp-Verdi; l’11% Övp-Neos; l’11% una coalizione a tre Övp-Neos-Verdi. Se consideriamo le intenzioni di voto quali risultano dall’ultimo sondaggio (Övp 37%, Fpö 21%, Spö 20%, Verdi 11%, Neos 9%), la coalizione Övp-Neos-Verdi appare matematicamente realistica, perché raggiungerebbe il 57%. Anche l’ipotesi Övp-Verdi può essere presa in considerazione: non arriva al 50%, ma i meccanismi elettorali le attribuirebbero più della metà dei seggi.

Resta però un problema non di poco conto: quello politico. Neos e Övp sono entrambi partiti conservatori, con molti elementi in comune. I Verdi invece sono schierati a sinistra, anche se i temi che stanno a loro più a cuore sono l’ambiente e l’integrazione europea che possono essere condivisi dai popolari (con cui divergono, invece, in materia di immigrazione).

Interessante notare che tra gli elettori dell’Övp quelli favorevoli ad allearsi con Neos e Verdi sono il 17% e salgono al 25% quelli che vorrebbero un governo soltanto con Neos. Gli elettori dell’Fpö naturalmente preferirebbero ridar vita a un governo Övp-Fpö, come quello appena sfiduciato dopo lo scandalo Ibiza (sono di questa idea addirittura il 71%). I socialdemocratici, a loro volta, preferirebbero una riedizione della “Grosse Koalition” Övp-Spö (50%).

Teniamo a mente questi numeri. Ci faranno comodo la sera del 29 settembre, quando si conosceranno i risultati elettorali, per avanzare ipotesi sulla composizione del futuro governo basata su dati reali.

 

NELLA FOTO, l’aula provvisoria del Parlamento, ospitata nella Neue Hofburg.

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