Sabato 18 Maggio 2024

15.09.12 Stefan Petzner e Jörg HaiderIl Ministero degli interni austriaco non è stato il solo ad annunciare, lunedì pomeriggio, la vittoria per un soffio del candidato verde Alexander Van der Bellen alle elezioni presidenziali. L’annuncio è stato dato anche da un altro politico, ora ex politico, che molti forse ricordano anche in Italia: Stefan Petzner, portavoce di Jörg Haider fino al giorno della sua morte. Indimenticabile la sua apparizione in tv, la sera dell’11 ottobre 2008, per commentare con le lacrime agli occhi la notizia della tragica fine del suo “Lebensmensch”, l’amico del cuore.

Petzner non era stato semplicemente un portaborse di Haider, ma il suo consigliere personale, il collaboratore di fiducia, cui venivano affidati spesso i compiti più delicati e ingrati, la sua ombra. Chi ha seguito gli incontri di quegli anni di Haider con Riccardo Illy e poi con Renzo Tondo, presidenti del Friuli Venezia Giulia, ricorda di averlo visto sempre al suo fianco, spilungone, capelli color paglia rasati quasi a zero, sempre abbronzato, giacca e calzoni sportivi, ma alla moda, camicia senza cravatta.

Ebbene, questo Petzner – che ora non fa più politica, ma ha creato un’agenzia di consulenza politica – ha comunicato anche lui, tramite la sua pagina Facebook, l’elezione del “professore”. E allora, dove sta la notizia? Sta nel fatto che Petzner ha postato il suo annuncio alle 15.25, vale a dire un’ora e un quarto prima che il mondo ne fosse informato. Un’ora prima che fosse stato completato, almeno ufficialmente, il conto delle schede.

Come poteva saperlo? Chi glielo aveva detto? Se l’era inventato?

Improbabile. Troppo rischioso per uno che vive di consulenze politiche esporsi in rete con una bufala del genere e troppo perentorio l’annuncio pubblicato in Facebook. “Ora è certo – ha scritto tutto in lettere maiuscole – il nuovo presidente federale si chiama Alexander Van der Bellen”. Il messaggio è stato immediatamente condiviso in maniera virale e ha suscitato una valanga di commenti, prevalentemente di incredulità, perché a quell’ora in Austria tutti stavano con il fiato sospeso, in attesa dei risultati ufficiali che sarebbero arrivati soltanto alle 16.40.

Noi stessi, in questo blog, avevamo scritto ieri che la certezza del risultato si era avuta soltanto alle 16.31, ma non perché lo spoglio fosse terminato. A quell’ora, almeno ufficialmente, mancavano ancora due seggi, ma i voti scrutinati fino a quel momento davano ormai matematicamente vincente Van der Bellen.

A questo punto la preveggenza di Petzner diventa un giallo, che molti dei suoi “amici” di Facebook, appartenenti prevalentemente all’area liberalnazionale, non hanno gradito. L’attribuire la vittoria al candidato avversario, un “estremista di sinistra”, un “Haschischtrafikant” (la destra definisce talvolta così, “spacciatori di hashish”, gli esponenti dei Verdi) è stata interpretata come un voltafaccia e un tradimento. “Stefan, come sei caduto in basso – è stato uno dei commenti più tiepidi – Mi dispiace per te. Per favore, resta a Vienna e risparmiaci la tua presenza in Carinzia”. Oppure: “Io credo che Petzner sia diventato un verde”, “È una porcata!”, “Chi ti ha pagato per la tua campagna anti Hofer? Non ti vergogni?”

Inutili i tentativi di Petzner di ricordare che lui stava semplicemente dando il risultato delle votazioni, senza esprimere alcuna valutazione positiva o negativa. “Sono le mie fonti ad affermarlo. Io do il risultato, la maggioranza ha votato così. Punto!”

Ma l’annuncio dell’esito elettorale, postato con tanto anticipo, viene interpretato da gran parte dei lettori come un auspicio, anziché come un semplice dato di fatto. Agli insulti si uniscono espressioni di disperazione: “Povera Austria!” oppure “Buona notte Austria!”, “Siamo rovinati, adesso avremo ancora più immigrati”. Qualcuno si propone addirittura di fuggire all’estero, non potendo vivere in un Paese con un presidente “di sinistra”. E un altro aggiunge con un filo di ironia: “Potremo emigrare in Afghanistan…”. E a Petzner, che continua a difendersi con le parole “io dico il risultato così com’è, né più né meno”, viene replicato: “Come esponente blu (il colore della destra liberalnazionale in Austria, nda) tu normalmente dovresti avere le palle. Noi un risultato così non lo accettiamo”.

Non tutti i commenti sono di insulto o di incredulità. Alcuni esprimono compiacimento per il risultato e ringraziano Petzner per averlo reso noto. Un certo Michael, dagli Stati Uniti, scrive: “Grazie Stefan! Come austriaco che vive all’estero mi rallegrano le tue informazioni”.

Alla fine il risultato ufficiale arriva, rilanciato dalle agenzie in tutto il mondo, e anche Petzner può esprimere la sua soddisfazione, per averlo previsto con largo anticipo. “Per tutti quelli che non mi avevano creduto – scrive – aggiungo ora queste parole: come democratici, dobbiamo rispettare le maggioranze democratiche e i risultati democratici, indipendentemente da chi viene eletto o si sarebbe preferito che fosse eletto, poiché il nostro diritto al voto costituisce per tutti noi anche un obbligo a rispettare i risultati di quel voto. Io sono un democratico e mi congratulo perciò con Alexander Van der Bellen, gli auguro di avere molto successo e di riuscire a svolgere bene il suo nuovo ruolo di presidente federale dell’Austria!”.

Resta il mistero su come Petzner abbia potuto “leggere” nel futuro. Gli abbiamo chiesto via Facebook quali fossero state le sue fonti, ma ci ha risposto semplicemente con un “mi piace”.

 

NELLA FOTO, Stefan Petzner accanto a Jörg Haider, di cui era stato segretario personale e portavoce.

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