Sabato 18 Maggio 2024

13.03.22 Drassburg (Burgenland), bordelloUdine è una città davvero speciale: ha la capacità di attrarre tutte le donne che in Austria ammazzano qualcuno o cercano di farlo. Ricordiamo tutti la “mantide di Vienna”, che dopo aver fatto fuoco con la pistola contro marito e amante (in momenti distinti, naturalmente), seppellendoli poi in cantina in bare di calcestruzzo, era arrivata in fuga a Udine, dove era stata arrestata dalla polizia.

 

Ieri il fenomeno si è ripetuto, anche se per circostanze fortunatamente meno raccapriccianti di quelle della “mantide” viennese. I carabinieri di Udine hanno tratto in arresto una prostituta romena di 22 anni, Sorina Loredana Butean, accusata in Austria di tentato omicidio, per aver accoltellato una collega della stessa età, Mihaela Chira. Ha affondato la lama nella pancia della giovane, causandole anche una lesione a un polmone.

 

Poteva finire davvero male e per questo nei confronti della Butean è stato emesso un ordine di cattura europeo per tentato omicidio. Per fortuna, dopo i primi esami, le lesioni riportate dalla romena sono risultate meno gravi di quanto erano apparse in un primo momento, tanto che la donna ieri è stata dichiarata non più in pericolo di vita e potrebbe essere dimessa dall’ospedale già in un paio di giorni.

 

Il fattaccio risale alla notte tra lunedì e martedì. Le due prostitute lavoravano al “Tiffany”, un bordello che si trova a Drassburg, nel Burgenland. Drassburg è un paesino di poco più di mille abitanti e si trova in mezzo alle campagne del Burgenland, che è il Land più orientale dell’Austria, al confine con l’Ungheria. Quella sera il locale era chiuso al pubblico, per un party privato, definizione che in realtà non dice nulla, perché lascia immaginare tutto e il contrario di tutto. Fatto sta che, secondo le informazioni raccolte dalla polizia locale, i partecipanti al party avevano bevuto molto. Avevano bevuto molto anche la Butean e la Chira, tanto che le due, per ragioni che nessuno saprà mai, avevano incominciato a litigare. A un certo punto la Chira ha pronunciato parole ingiuriose nei confronti della madre della collega. Questa, già su di giri, ha afferrato un coltello, che il rapporto della polizia definisce “di cucina”, e glielo ha piantato nella pancia. Erano le 4.15 del mattino di martedì.

 

Urla, sangue, confusione. Qualcuno ha chiamato l’ambulanza, qualcun altro la polizia. La ferita è stata trasportata all’ospedale dei Fatebenefratelli di Eisenstadt, capoluogo del Burgenland.  Dopo che le sono state praticate le prime cure, le lesioni sono risultate meno gravi di quanto erano apparse inizialmente, tanto che la giovane, come si diceva sopra, potrà presto essere dimessa.

 

La Butean, in preda al panico, è saltata su un taxi (evidentemente è più facile trovare un taxi nel cuore della notte in mezzo al nulla del Burgenland che non a Udine), con cui ha raggiunto un paese vicino, dove abita il suo compagno. Ha proseguito con lui il viaggio fino al confine con l’Ungheria, dove sono scesi dall’auto per proseguire a piedi. Quando la polizia lo ha saputo, ha puntato subito le ricerche in direzione di Šopron, città di confine in territorio ungherese, che ha la caratteristica di essere più grande di tutte le città del Burgenland messe insieme.

 

Si trattava, come si è saputo in seguito, di un falso indizio. Ma, per non correre rischi, la magistratura austriaca aveva emesso contemporaneamente un mandato di cattura europeo nei confronti della Butean, valido sia in Ungheria che negli altri Paesi dell’Unione Europea. Il provvedimento restrittivo è stato trasmesso anche alle forze di polizia italiane, tramite il Centro di cooperazione internazionale di Töhrl-Maglern, ed è in base a quel documento che l’altra mattina i carabinieri di Udine sono riusciti a sorprendere Sorina Loredana Butean in piazza Primo Maggio, dove stava per salire sul bus navetta diretto all’aeroporto di Ronchi dei Legionari.

 

Pare che qualcuno avesse segnalato ai militari dell’arma la presenza sospetta di una donna nella piazza. Le pattuglie inviate sul posto avevano ispezionato la zona, ma senza trovare nulla. Un carabiniere del nucleo investigativo, tuttavia, non si era dato per vinto e aveva deciso di presidiare da solo la piazza per tutta la notte. La lunga attesa all’addiaccio è stata premiata verso le 6.30, quando dal centro città sono sbucate due persone, un uomo e una donna, che hanno raggiunto il punto di partenza dei bus diretti all’aeroporto. L’investigatore è stato insospettito soprattutto dalla donna, che aveva il volto quasi completamente nascosto da una sciarpa e da una berretta di lana. Ha pensato che forse i due non erano turisti in partenza, ma proprio la coppia ricercata dalla polizia austriaca, che forse sperava attraverso l’aeroporto di Ronchi di uscire dall’Unione Europea, dove poteva essere stato diramato il mandato di cattura.

 

L’intuizione era esatta. È bastato fermare la donna e controllare la fotografia trasmessa nel corso della notte dalla polizia austriaca per identificare senza ombra di dubbio la Butean. La giovane è stata arrestata e trasferita nel carcere circondariale di Trieste. Sono in corso le pratiche per l’estradizione. Il suo compagno, anche lui rumeno, è stato identificato e segnalato alle autorità austriache, non pendendo nei suoi confronti alcun provvedimento.

 

Nella foto, il bordello di Drassburg, dove è avvenuto il furente litigio tra due prostitute romene, una delle quali ha piantato un coltello nella pancia dell’altra.

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