Sabato 18 Maggio 2024

Che cosa sappiamo noi dell’Austria e, in particolare, della Carinzia? Che cosa sanno i carinziani del Friuli Venezia Giulia? Che cosa sappiamo noi della Slovenia e gli sloveni di noi? E della Croazia? Nonostante la caduta delle frontiere, è rimasta la barriera delle lingue, che rende impossibile ai più conoscere che cosa succede nelle regioni limitrofe.

Il blog AUSTRIA VICINA è nato nell’autunno del 2009 per colmare questo vuoto di informazione almeno sul “fronte austriaco”. Da allora ha pubblicato quasi 1800 articoli. Ogni giorno, tutti i giorni dell’anno, domeniche e festività comprese. Ma si tratta di un’offerta isolata nel panorama dei media. È possibile fare qualcosa di più e di meglio, coinvolgendo le testate giornalistiche e i giornalisti delle regioni contermini?

Per dare una risposta a questi interrogativi, ma in primo luogo per capire se esiste davvero un’esigenza di informazione transfrontaliera, l’Ordine del giornalisti del Friuli Venezia Giulia sta organizzando un convegno che si terrà ad Arnoldstein – comune carinziano situato al confine con Tarvisio (Italia) e Kranjska Gora (Slovenia) – nei giorni 26 e 27 settembre. Il programma è ancora in fase di definizione, ma l’Ordine ha già diffuso un comunicato, in cui spiega le motivazioni dell’iniziativa. Lo pubblichiamo qui di seguito.

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Sono trascorsi diversi anni d14.08.25 Arnoldstein, rovine del monastero, chiesa-auditorium - Copiaalla caduta dei confini attorno al Friuli Venezia Giulia, prima quello con l’Austria, poi quello con la Slovenia e prossimamente, con l’adeguamento delle regole di Schengen, cadrà anche quello “vicino” con l’Istria e la Croazia. Un periodo di grandi trasformazioni, che ha fatto sparire anche pregiudizi e paure, che ha messo in moto un’osmosi naturale di persone e merci che hanno iniziato a circolare liberamente senza più barriere, generando traffici e spostamenti e trasferimenti anche di nuclei familiari, lavoratori e imprese. La stessa vita quotidiana delle famiglie ha beneficiato di queste aperture dei confini favorendo, ancor più di un tempo visti i profondi mutamenti del mercato, gli scambi dei consumatori da un Paese all’altro a seconda delle convenienze, delle offerte dei prodotti e della qualità. Un’osmosi che ha fatto bene in parte anche al turismo tra “vicini”.

A questo processo di apertura che, soprattutto inizialmente, sull’onda dell’europeismo, ha entusiasmato anche opinionisti, giornalisti e uomini della cultura, non è seguita poi in maniera “strutturale” una libera circolazione delle idee, delle opinioni, e soprattutto si è spento l’interscambio di notizie e informazioni, in particolare tra le aree contermini di ex-confine. Sui giornali del Friuli Venezia Giulia in pochissimi casi (limitati per ora solo a Il Piccolo o al Messaggero Veneto grazie a un blog sull’Austria) sono apparse notizie, se non quelle confinate sulle pagine “promosse” a livello governativo (la pagina dell’Istria e Quarnero) oppure su questioni di cronaca nera o politica riguardanti grandi eventi di tipo nazionale (elezioni, cambi di governo, crisi economica e finanziaria delle banche). A livello radio-televisivo regionale non ci sono stati grandi servizi, la Rai mantiene a fatica la trasmissione Est-Ovest che tratta però in particolare di temi dell’Europa centrale e dei Balcani. Non ci sono notizie precise sui servizi e le trasmissioni in Austria, Slovenia e Croazia, ci sono state collaborazioni transfrontaliere, ma non in maniera continuativa.

Un quadro di assenza di comunicazioni e informazioni che ora, incrinato dalla crisi economica, è reso ancora più fosco e incerto dai malumori e dai nazionalismi che stanno montando nei vari Paesi nei confronti dell’Europa e contro lo spirito dell’europeismo. Anche progetti come l’Euroregione non trovano più spazio di discussione sui mass media e nemmeno grandi sponsor. Le regioni vicine si sono richiuse in se stesse, sono caduti i confini, ma non sono cadute le frontiere, soprattutto delle idee e delle notizie.

È giunto il momento di fare assieme una riflessione sulle iniziative da prendere assieme per “abbattere” le ultime barriere per far circolare le notizie. Ed è per questo che l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia propone due giorni di riflessione, il 26 e 27 settembre 2014.

Per questo appuntamento è stato scelto un luogo simbolo per tutta l’Euroregione, che è Arnoldstein, paese della Carinzia poco al di là del confine italiano e sloveno, città del monte dei tre confini Dreiländereck, sulla cui cima si incontrano i sentieri di Italia, Austria e Slovenia. Per l’occasione il Comune di Arnoldstein ha dato il patrocinio all’iniziativa, offrendo l’ospitalità nelle rovine del monastero.

L’incontro vuole proporre una riflessione sulle iniziative da prendere assieme ai giornalisti della Carinzia, del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia. E saranno invitati anche come amici i colleghi giornalisti della Croazia.

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 IL PROGRAMMA

 Venerdì 26 settembre

Arrivo e registrazione alle ore 15.00.

Saluto del sindaco di Arnoldstein Erik Kessler (saranno invitati anche i sindaci di Tarvisio e Kranjska Gora).

Inizio lavori ore 15.30 – termine lavori ore 18.30.

Intervento dei rappresentanti dei giornalisti (sarà invitato il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti italiano, Enzo Jacopino).

Incontro conviviale a cena, dove si continuerà a parlare.

 

Sabato 27 settembre:

Ore 10.00-12.00, conclusione dei lavori alla presenza delle rappresentanze istituzionali del governo del Friuli Venezia Giulia, della Carinzia e della vicina regione Slovena (saranno invitati rappresentanti delle istituzioni croate).

Possibile firma di una protocollo di intesa (o di intenti), per promuovere politicamente il dialogo tra le regioni vicine. Una sorta di “Carta dei tre confini”, che servirà a promuovere poi tutta una serie di incontri e appuntamenti singoli tra giornalisti nelle varie località.

Ore 12.00, chiusura lavori, brindisi finale e piccolo rinfresco.

 

NELLA FOTO, le rovine del monastero di Arnoldstein che ospiteranno l’incontro dei giornalisti delle regioni contermini.

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