Sabato 18 Maggio 2024

Weekend tragico sulle nevi austriache: otto persone sono morte travolte dalle valanghe. Un costo altissimo e ingiustificato di vite umane, perché il rischio era noto a tutti dopo le intense nevicate degli ultimi giorni. Il Servizio valanghe indicava un grado di pericolosità 4 su una scala di 5 e nei poli sciistici i cartelli esortavano a non uscire dalle piste battute. E pur tuttavia molti non ne hanno tenuto conto. Lo hanno fatto persino oggi, pur essendo già noto il numero dei morti dei due giorni precedenti e delle valanghe distaccatesi un po’ ovunque (30 soltanto sabato nel Vorarlberg e nel Tirolo).

L’ultima vittima, infatti, è uno sciatore finito sotto una valanga questa mattina, alle 10.30 circa, a Längenfeld, nella Ötztal (Tirolo). La disgrazia è avvenuta mentre l’escursionista attraversava la dorsale detta Geigenkamm. Le squadre di soccorso erano riuscite liberarlo dalla coltre di neve, ma l’uomo è deceduto poco dopo. Fino a ieri sera non se ne conosceva l’identità e la nazionalità.

La gravità della situazione è dimostrata dal fatto che in molti casi le squadre di soccorso si sono dovute fermare, per il rischio incombente di nuove valanghe, anche dopo che con l’uso di esplosivi era stato tentato di smuovere le masse nevose. Tutti gli incidenti si sono concentrati nella parte occidentale dell’Austria (Vorarlberg, Tirolo, Tirolo Orientale), dove le precipitazioni nevose erano state più abbondanti.

Il Land più colpito è stato il Tirolo, con sei vittime: due a St. Anton am Arlberg, le altre nella Kaunertal, nella Ötztal, a Längenfeld e a Kaltenbach. La settima vittima si è avuta nel Vorarlberg (più precisamente nella Kleinwalsertal, che è una valle che appartiene al Land austriaco, ma che, per la conformazione del territorio, è chiusa su ogni lato da montagne ed è accessibile soltanto dalla Germania), l’ottava nel Tirolo Orientale (quest’ultima non è uno sciatore, ma un lavoratore sepolto dalla neve, mentre nella notte tra ieri e oggi stava aprendo una strada con lo spazzaneve nella Debanttal).

Purtroppo si teme che il numero del morti possa aumentare, perché in alcuni casi le squadre di soccorso non sono potute intervenire per ragioni di sicurezza o perché non era possibile determinare la zona delle ricerche. Come nel caso dell’uomo di 62 anni disperso sull’Hohe Aifnerspitze (Kaunertal), dov’era salito in compagnia del suo cane. L’animale è tornato a casa da solo e i familiari hanno dato l’allarme.

__________________________

Austria vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

Lascia un commento