Sabato 18 Maggio 2024

x 06.12.14 Tavagnacco; sede Hypo Alpe Adria Group - CopiaTorna a registrare utili il bilancio di Hypo Group Alpe Adria. Per la prima volta dal 2007 il semestrale 2011 è in un attivo: 71,6 milioni di utile di esercizio che, detratti 66,4 milioni per il ricalcolo di crediti presumibilmente inesigibili, si riduce a 5,2 milioni effettivi. Un importo modestissimo, rispetto al volume complessivo di bilancio, ma che ha pur sempre un forte valore simbolico dopo 4 anni di profondo rosso. Significa che la holding carinziana sta per uscire dal tunnel.

Il risultato è tanto più sorprendente se si considera che soltanto alla fine del mese scorso l’amministratore di Hypo Group, Gottwald Kranebitter, aveva rinviato di un anno il superamento della crisi, annunciando per il 2012 il primo bilancio in attivo. Forse allora non era ancora ben chiaro come si sarebbero chiusi i conti del primo semestre. Sarebbero bastate poche voci di bilancio negative per capovolgere il risultato. Così invece non è stato.

Nel darne l’annuncio in una conferenza stampa, Kranebitter ha riferito sui prossimi passi che il gruppo intende compiere sulla via del risanamento. Entro i prossimi 18 mesi saranno cedute una decina di società controllate. Tra queste, come è noto, figurano Hypo Bank Italia e Hypo Bank Austria, nonché una società croata che opera nella produzione di alluminio. Non costituisce ormai più alcun problema l’impegno in Grecia, che nel primo semestre dell’anno è stato ridotto a 57 milioni. Frattanto una aliquota delle partecipazioni è stata già venduta, per cui sopravvive un investimento nominale di 43 milioni.

Negli altri Paesi a rischio d’Europa (Portogallo, Italia e Spagna) gli investimenti di Hypo Group ammontano a 620 milioni di euro (sono compresi quelli effettuati tramite la controllata banca italiana).

A prescindere dagli sviluppi economici futuri, la direzione del gruppo si sta occupando anche degli aspetti giudiziari delle operazioni condotte in passato. Sono stati presi in esame un migliaio di progetti. L’attenzione si è concentrata sui 50 più rilevanti, per i quali sono state presentate oltre 60 denunce penali nei confronti di ex manager, clienti e consulenti. L’obiettivo è di recuperare più denaro possibile. Missione non facile e irta di incognite. Proprio di recente il Tribunale di Klagenfurt ha archiviato un procedimento avviato nei confronti dell’ex amministratore di Hypo Group, Tilo Berlin.

Anche dall’esito delle azioni giudiziarie dipenderà la risalita di Hypo Group. L’attivo del bilancio semestrale è certamente positivo, ma Kranebitter preferisce procedere con i piedi di piombo. Interrogato su quale sarà il bilancio a fine 2011, ha dichiarato con molta franchezza che “non osa fare per ora queste previsioni”.

Lascia un commento