Domenica 2 Giugno 2024

20.02.07 Dobratsch, parcheggio al termine strada a pedaggioAvviso ai naviganti: chi domani desiderasse salire in auto sul monte Dobratsch, è meglio che cambi programma. Gli ambientalisti di Villaco hanno deciso di bloccare dalle 9.30 alle 12 la strada a pedaggio che la risale, in segno di protesta contro le insufficienti misure del Comune a tutela dell’ambiente.

Qualcuno non conosce il Dobratsch? Impossibile, perché chiunque entri in Austria da Tarvisio ci sbatte contro: è il monte che si para subito davanti quando in autostrada si raggiunge l’area di servizio di Arnoldstein. In altre parole, tutti lo hanno visto, ma forse non ne conoscono il nome. O forse conoscono il nome alternativo che è Villacher Alpe, ovvero Alpe di Villaco. Ma questo non è il nome originale. Gli fu dato negli anni del forsennato nazionalismo tedesco, per far dimenticare il nome Dobratsch, che documenta la presenza slovena da queste parti.

Ora che quel forsennato nazionalismo è scemato e che non c’è più un Haider in giro a voler pretendere una Carinzia “einsprachig” (ovvero, che parla una sola lingua: quella tedesca), ora possiamo restituire al monte il nome che gli spetta.

Il Dobratsch sembra a portata di mano e di dimensioni modeste, ma in realtà raggiunge i 2.166 metri. Lo si può raggiungere da più parti per strade forestali e sentieri. Un tempo era una meta ideale per escursioni con le ciaspole, ma ormai la neve è diventata merce sempre più rara. I più pigri possono servirsi di una strada a pedaggio, lunga 16 chilometri, che però raggiunge soltanto quota 1.200 metri.

È contro questa strada e contro l’uso che se ne fa che protesteranno domani gli ambientalisti. L’intera area del monte è stata dichiarata parco naturale, per la ricchezza della sua flora e della sua fauna e perché il monte rappresenta la riserva d’acqua di Villaco, che si estende alle sue pendici orientali. Proprio per preservare questa riserva idrica, dal 2002 è stato eliminato il piccolo comprensorio sciistico sulla vetta. Rimane il problema della strada, che è una delle cinque strade alpine più importanti dell’Austria. Ma il traffico comporta inquinamento acustico e atmosferico, con pregiudizio della natura che il parco vorrebbe preservare. Gli ambientalisti chiedono la chiusura completa della strada al traffico delle auto private e un incremento ragionevole del servizio di shuttle bus, attualmente molto limitato.

La competenza a decidere è dell’amministrazione comunale di Villaco, che peraltro non è insensibile ai temi ambientali. Prima ancora che la protesta di domani fosse stata annunciata, il Comune aveva indetto una tavola rotonda per affrontare il tema. Da quell’incontro erano scaturite due proposte di immediata attuazione.

La prima è l’istituzione di un servizio gratuito di bus lungo tutta la strada alpina del Dobratsch durante le “Semesterferien” (sono le settimane di chiusura delle scuole nel periodo invernale, che avvengono a turno nei vari Länder, per scaglionare l’afflusso nei poli sciistici). La seconda è l’introduzione quando serve del transito a traffico alternato, per evitare intasamenti e auto ferme con il motore acceso.

Queste misure tuttavia non soddisfano gli ambientalisti: “Sono un buon inizio, ma non bastano”. Il blocco stradale, pertanto, è confermato. Sarà interessante vedere se avrà delle conseguenze penali e quali. In Italia è considerato reato e i promotori vengono denunciati e processati.

 

NELLA FOTO, il parcheggio al termine della strada alpina a pedaggio del monte Dobratsch. Sullo sfondo si intravedono le sagome del Mangart e dello Jalovec.

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