Sabato 18 Maggio 2024

17.07.24 Tirolo, Video con regole per evitare mandrie di vaccheLe cronache dall’Austria ci segnalano un nuovo caso di vacche che attaccano escursionisti. Questa volta è accaduto a Obertauern, località turistica a 1600 metri di quota, tra Carinzia e Salisburghese. Le vittime sono una coppia di coniugi tedeschi e i loro due bambini, rispettivamente di 4 anni e di un anno e mezzo. Ciascuno dei genitori portava uno dei due piccoli in uno zainetto sulle spalle. L’aggressione è avvenuta nei pressi del Grünwaldsee, a 1938 metri di quota. La famigliola camminava per raggiungere la stazione a monte della telecabina del Grünwaldkopf, per scendere all’abitato di Obertauern, quando si è vista costretta a passare accanto a una mandria di razza Charolais. Tra le vacche c’era anche un vitellino appena nato, che si è spaventato. La madre e, in segno di solidarietà, anche altre vacche si sono lanciate contro i tedeschi. Hanno raggiunto prima l’uomo. La moglie di 31 anni si è parata in mezzo per difenderlo, cercando di spaventarle, ma è stata aggredita anch’essa e gettata a terra.

Le loro grida sono state udite da altri escursionisti, che sono accorsi, riuscendo ad allontanare i quadrupedi e a portare i malcapitati tedeschi lontano dalla zona di pericolo. Questi ultimi sono stati doppiamente fortunati. In primo luogo perché se la sono cavata soltanto con abrasioni e contusioni. In secondo luogo perché sono stati soccorsi e medicati sul posto e questa volta non è stato chiamato l’elicottero, che sarebbe costato loro un occhio della testa (in Austria l’elisoccorso è a carico dell’infortunato).

L’episodio è soltanto l’ultimo di una serie. Nei giorni scorsi avevamo dato notizia di altri “scontri” a Pramollo/Nassfeld e alla Turracher Höhe, in Carinzia. Ma la serie dell’estate 2017 ha avuto inizio già in giugno a Erl, in Tirolo, dove un settantenne è deceduto, dopo essere stato scaraventato a terra e calpestato dagli zoccoli di più vacche.

Siamo di fronte a una dichiarazione di guerra dei bovini nei confronti degli umani? Evidentemente no. Non esiste uno studio in materia, ma probabilmente conta il fatto che il numero delle persone che d’estate frequenta le montagne e i pascoli alpini è aumentato. Nei fine settimana alcuni alpeggi sono affollati, specie se il malgaro può offrire formaggi e altri prodotti caseari. È comprensibile quindi che la tranquillità delle mandrie al pascolo ne risenta.

La convivenza con le vacche diventa perciò sempre più complicata. Nei commenti dei lettori sulla stampa austriaca molti mettono sotto accusa i turisti, perché dovrebbero avere più rispetto per i bovini e lasciarli vivere in pace. Ma, d’altra parte, gli escursionisti seguono quasi sempre dei sentieri segnati con i bolli rossi e sono segnati con bolli rossi proprio perché qualcuno possa percorrerli. Non si può promuovere l’escursionismo alpino – che oltretutto rappresenta una delle forme più ecologiche di economia turistica – e non si possono distribuire dépliant con i nomi e le localizzazioni delle malghe per raccomandarne la visita e poi dispiacersi se l’invito è accolto da troppe persone.

In Austria si sono posti il problema, ritenendo opportuno avviare un’opera di “educazione” di chi va in montagna in zone di alpeggio. L’idea è venuta alla Camera dell’agricoltura del Tirolo, nel 2014, dopo che una turista tedesca era stata ammazzata da una vacca nelle Alpi di Stubai. Quella volta era stata decisa la pubblicazione di un opuscolo dal titolo “Eine Alm ist kein Streichelzoo” (“Un alpeggio non è uno zoo per accarezzare gli animali”). Lo stampato conteneva alcune regole di comportamento per attraversare indenni mandrie di bovini al pascolo.

Non è servito a molto, visto che gli incidenti anche dopo non sono cessati. Ma un’opera di educazione richiede tempo e tenacia. Quest’anno all’opuscolo è stato aggiunto un video, che porta lo stesso titolo e contiene un decalogo di norme da osservare in montagna quando si incontrano delle vacche. L’iniziativa è sempre della Camera dell’agricoltura, che questa volta ha avuto al suo fianco anche Tirol Werbung (l’azienda di promozione turistica del Land), l’Alpenverein (il principale club alpino in Austria) e la Camera dell’economia.

Cosa fare dunque in presenza di mandrie? Ecco i consigli del video: 1) se il pascolo è recintato, non scavalcare il recinto e restare sul proprio sentiero; 2) se lungo il sentiero si incontra un cancello che separa un pascolo da un altro, aprire il cancello per passare, avendo cura poi di richiuderlo; 3) se lungo il percorso si incontra una mandria, superarla cercando di tenersi a una debita distanza; 4) se le vacche si trovano proprio sul sentiero, tentare un aggiramento, tenendosi a una distanza di 20-50 metri; qualora ciò non sia possibile, passare in mezzo alle vacche camminando lentamente, senza far troppo rumore e senza agitarsi, per non spaventare le bestie; 5) se si incontra una vacca con il vitellino, tenersi il più lontano possibile, perché la madre potrebbe interpretare ogni avvicinamento come una minaccia e quindi intervenire in maniera aggressiva; per quanto il vitellino possa ispirare tenerezza, evitare assolutamente di accarezzarlo; 6) se si è accompagnati da un cane, tenerlo legato al guinzaglio, impedendogli di avvicinarsi alla mandria; le vacche potrebbero scambiarlo per un lupo e spaventarsi; 7) qualora questa cautela non fosse sufficiente e una o più mucche, sentendosi minacciate, fossero in procinto di attaccare il cane, in questo caso e soltanto in questo caso sciogliere l’animale dal guinzaglio e lasciarlo scappare: il cane corre più veloce di una mucca ed è in grado di sottrarsi perciò al pericolo; evitare in ogni caso di mettersi a difendere il cane o addirittura di prenderlo in braccio: non servirebbe a nulla; 8) dopo aver liberato il cane, allontanarsi dalla zona senza correre, rimanendo nel campo visivo del proprio animale; 9) in situazioni estreme, dovesse una vacca apparire nervosa e aggressiva, non lasciarsi intimorire, ma reagire con altrettanta aggressività, agitando in alto le braccia ed eventualmente colpendo leggermente sul naso la vacca con un bastone.

Un decalogo si chiama così, perché è composto da 10 “comandamenti”. Anche nel video della Camera dell’agricoltura c’è un decimo “comandamento”, che però più che un comandamento è una constatazione conclusiva: se verranno osservate i nove precedenti consigli – viene spiegato – la passeggiata tra le mandrie potrà svolgersi senza pericolo, perché le vacche sono fondamentalmente bestie pacifiche. Questo almeno è quanto ci assicura la Camera dell’agricoltura del Tirolo.

 

NELLA FOTO, la “copertina” del video prodotto dalla Camera dell’agricoltura del Tirolo con le regole di comportamento quando si incontrano vacche al pascolo.

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