Sabato 18 Maggio 2024

18.08.24 Heinz Fassmann (foto Roland Schlager)La conoscenza della lingua è una condizione indispensabile per l’integrazione dei migranti nel Paese in cui hanno chiesto ospitalità. Questo vale soprattutto per i ragazzi destinati a frequentare la scuola dell’obbligo, che devono poter capire ciò che viene spiegato loro dagli insegnanti. È questa la ragione per cui nel programma del governo austriaco è espressamente prevista l’istituzione di classi speciali, separate da quelle “normali”, per gli alunni con scarsa o nessuna conoscenza del tedesco.

Quello che finora era soltanto un buon proposito da ieri è diventato un piano concreto di lavoro, definito fin nei dettagli dal ministro dell’Istruzione, Heinz Fassmann. Tra pochi giorni in Austria riapriranno le scuole (il 3 settembre a Vienna, nella Bassa Austria e nel Burgenland; il 10 settembre in tutti gli altri Länder) e gli alunni stranieri, al loro ingresso, saranno avviati in apposite classi speciali, soltanto per loro.

Ne sono previste in tutto 732, di cui quasi la metà (308) a Vienna, perché è nella capitale che si concentra il maggior numero di immigrati. Le altre classi saranno così distribuite: 153 nell’Alta Austria, 105 nella Bassa Austria, 79 in Stiria, 31 in Carinzia, 26 nel Salisburghese, 18 in Tirolo, 9 nel Vorarlberg e 3 soltanto nel piccolo Burgenland. Gli alunni riceveranno dalle 15 alle 20 ore di insegnamento del tedesco alla settimana, a seconda del piano di studio deciso scuola per scuola. Insomma, un corso intensivo, per raggiungere rapidamente il risultato voluto.

Il piano del governo, tuttavia, non vuole creare dei ghetti per gli alunni stranieri. Nelle materie che non richiedono la conoscenza del tedesco – disegno, musica, educazione fisica – ragazzi tedescofoni e ragazzi stranieri torneranno a stare insieme, così come pure nel tempo dedicato alla mensa o alla ricreazione.

Al termine del semestre gli allievi delle classi speciali saranno sottoposti a un test. Chi dimostrerà di aver acquisito piena padronanza della lingua tedesca sarà immediatamente trasferito nelle classi normali, dove seguirà le lezioni come tutti gli altri alunni e riceverà soltanto un sostegno nell’apprendimento del tedesco, come seconda lingua e non lingua madre. Chi dimostrerà di aver fatto buoni progressi, ma di avere ancora incertezze nella lingua, sarà anch’egli inserito nelle classi normali, ma dovrà continuare a seguire 6 ore settimanali extra di tedesco. Chi infine non avrà superato il test, continuerà a frequentare la classe speciale.

Questo trattamento, tuttavia, potrà durare al massimo quattro semestri. Non è ben chiaro che accadrebbe qualora anche dopo il quarto semestre qualche alunno non superasse il test. Probabilmente si dà per scontato che ciò non possa avvenire.

In base ai dati in possesso del Ministero dell’Istruzione, nell’anno scolastico che sta per incominciare  saranno circa 11.300 gli alunni che frequenteranno le 732 classi speciali con insegnamento intensivo del tedesco. Come abbiamo visto, non sono uniformemente distribuite sul territorio nazionale. Gli alunni bisognosi di apprendere il tedesco sono concentrati soprattutto a Vienna, dove rappresentano il 93% degli alunni elementari e l’80% della nuova scuola media.

 

NELLA FOTO di Roland Schlager, il ministro dell’Istruzione Heinz Fassmann.

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