Sabato 18 Maggio 2024

12.01.31 Bad Kleinkirchheim, Matthias KrennMatthias Krenn, sindaco di Bad Kleinkirchheim non avrebbe mai immaginato che la lettera da lui inviata il 19 dicembre a tutti i proprietari di seconde case nel suo comune – tra questi, sono circa 600 gli italiani, per lo più del Friuli Venezia Giulia – avrebbe suscitato tanto clamore e che finisse addirittura sui giornali italiani (Il Piccolo e Messaggero Veneto). In quella circolare si richiamava a una legge di quarant’anni fa, che impone l’obbligo di segnalare l’eventuale presenza in casa di ospiti e di versare per ciascuno di essi la prevista tassa giornaliera di soggiorno. Per i contravventori erano previste sanzioni penali.

 

L’iniziativa del sindaco era parsa motivata da esigenze di cassa (anche i Comuni austriaci devono fare i conti con ridotti trasferimenti dallo Stato e dai Länder): prendere dove si può, raschiando anche i pochi euro consentiti da una tassa applicata a occasionali presenze. E invece no. In un incontro con la presidentessa dell’Associazione italiani in Carinzia, Lisa Insole, recatasi da lui per protestare e per ricevere spiegazioni, assistita dall’avvocata Enrica Maggi, legale italiana con studio a Klagenfurt, si è capito che la ragione era un’altra: albergatori di Bad si erano lamentati con il Comune per la “concorrenza sleale” esercitata dalle seconde case (di proprietà non soltanto di italiani, ma anche di tedeschi e di austriaci non del luogo), i cui ospiti non pagherebbero l’imposta cui sono tenuti, invece, gli ospiti di hotel, pensioni e campeggi. Insomma, la lettera sarebbe stata inviata senza intenti persecutori, ma solo per tacitare gli albergatori.

 

Il che non significa, naturalmente, che la legge che disciplina la materia non sia ancora in vigore, ma andrà applicata con il buon senso, solo qualora dovesse emergere con evidenza che la seconda casa è abitualmente affidata a ospiti estranei, come un residence in affitto.

 

Ma quali sono esattamente i termini della legge? L’avv. Maggi lo ha chiesto al sindaco per fare definitivamente chiarezza sull’argomento e tranquillizzare i proprietari italiani. L’obbligo dell’imposta di soggiorno è contemplato da una legge del Land per qualunque ospite di hotel, campeggio, casa privata della Carinzia (non solo quindi di Bad Kleinkirchheim). Ne sono esenti però i coniugi, i genitori, i figli, i fratelli e i cognati dei proprietari, nonché i giovani che non abbiano compiuto i 16 anni e i portatori di handicap.

 

Va detto che i proprietari di case già ora pagano un’imposta annuale a forfait, solo per il fatto di essere proprietari. L’imposta di soggiorno per i loro eventuali ospiti (non compresi tra i parenti e affini elencati sopra, che ne sono esentati) va scontata dall’imposta fortettaria annuale e si paga soltanto se supera quell’importo fisso.

 

Tutte queste spiegazioni il sindaco Krenn intende comunicarle ai proprietari con una nuova lettera, meno minacciosa di quella di dicembre e soprattutto più attenta nella traduzione italiana. Krenn ci tiene alla presenza degli italiani nel suo comune e non vuole che il rapporto con loro sia guastato da una legge rimasta per tanti anni in fondo a un cassetto.

 

Nella foto, il sindaco di Bad Kleinkirchheim Matthias Krenn

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