Per settimane e settimane non avevamo ricevuto notizie di incidenti in montagna, né in Austria, né dalle nostre parti. Le condizioni meteorologiche sfavorevoli, l’assenza di neve, ma anche il riapparire del Covid avevano contribuito a trattenere a casa escursionisti e sciatori. Ora stiamo recuperando. Dopo le due vittime di sabato sul Traunstein, nel Salzkammergut (Alta Austria), ora altre due vittime sono segnalate in Tirolo.
La prima disgrazia è avvenuta sul versante occidentale del Geierkopf, in comune di Reutte. Un alpinista tedesco di 33 anni è stato travolto da una valanga, mentre stava effettuando una scalata su ghiaccio. Il suo compagno di 37 anni, canadese, è stato sommerso anche lui dalla neve, ma è sopravvissuto e, pur ferito, ha potuto dare l’allarme.
I due si erano mossi di prima mattina con gli sci dal parcheggio dell’alpe di Ammerwald e alle 9 circa erano all’attacco della “Marihuanabam”, dove si erano legati in cordata. Dopo aver completato con successo l’arrampicata, avevano deciso di proseguire per la via “Scotch on the Rocks”. Il tedesco si era mosso per primo e, mentre attraversava un pendio molto ripido, è stato investito da una valanga, che ha strappato dall’ancoraggio anche il secondo di cordata. Poco sotto il punto di partenza la corda si è impigliata in una roccia e ciò ha fermato la caduta.
Il secondo incidente è accaduto a Nassereith, nel mandamento di Imst. Una escursionista di 72 anni stava percorrendo con un compagno una pista ciclabile, attualmente chiusa al transito, perché ricoperta di neve e ghiaccio. Ed è stato il ghiaccio, appunto, la causa dell’infortunio. La donna è scivolata e, cadendo all’indietro, ha battuto la nuca a terra. Inutili i tentativi di rianimazione del personale del soccorso alpino, che ha provveduto al recupero della salma.
La Procura di Stato di Innsbruck ha ordinato l’autopsia.
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