Sabato 18 Maggio 2024

15.06.16 Tende per migranti in Austria (Traiskirchen)Le cronache di questi giorni dei migranti che approdano in Austria attraverso le rotte balcaniche non sembrano molto dissimili da quelle che leggiamo nei giornali italiani. L’Austria è uno dei dieci Paesi d’Europa che si deve far carico del numero maggiore di rifugiati, forse in proporzione maggiore rispetto all’Italia. Condivide, dunque, gli stessi nostri problemi di dove ospitarli e come offrire loro assistenza. Anche qui si registrano resistenze – soprattutto quando dal Ministero degli interni arriva la decisione di dare alloggio ai nuovi arrivati riaprendo una delle tante caserme dismesse – ma da parte di nessuno dei nove Länder sono stati opposti veti di alcun genere.

Lo scorso anno era stato raggiunto faticosamente un accordo tra tutti i governatori perché ciascuna delle loro regioni si facesse carico di un numero di rifugiati in proporzione alla popolazione residente. Questo perché, fino ad allora, tutti gli arrivi venivano concentrati in un solo centro di prima accoglienza a Traiskirchen, in Bassa Austria, dove, in attesa delle verifiche dello status di rifugiato, la situazione si era fatta insostenibile. Nel frattempo, però, il flusso è aumentato poderosamente, sulla spinta delle crisi in Ucraina e soprattutto in Siria.

La dimensione del fenomeno appare evidente dal numero dei rifugiati registrato in maggio: 35.283. Per un Paese delle dimensioni demografiche dell’Austria è come se in Italia fossero giunti 250 mila migranti. Questa esplosione degli arrivi ha fatto sì che solo tre Länder austriaci su nove siano stati in grado di dare accoglienza a un numero di migranti superiore alla quota ad essi spettante: sono la Bassa Austria (dove si trova appunto il centro sovraffollato di Traiskirchen), Vienna e la Stiria. Quanto il sovrannumero di stranieri abbia pesato politicamente in quest’ultimo Land lo si è visto alle recenti elezioni regionali, dove i partiti di governo, Spö e Övp, hanno subito un crollo di consensi.

La ministra degli Interni Johanna Mikl-Leitner aveva posto un ultimato ai Länder: se non fossero state raggiunte le quote fissate, ci avrebbe pensato lei, disponendo d’autorità il trasferimento di migranti. Ma il complicarsi della situazione l’ha indotta a concedere un rinvio. Del resto, oltre ai tre Länder menzionati già pienamente adempienti, anche il Tirolo e il Salisburghese faranno la loro parte entro la prossima settimana, mentre i Länder restanti (tra questi la Carinzia), hanno presentato progetti convincenti per l’accoglienza in corso di attuazione, ottenendo un rinvio fino al 20 luglio.

 Il punto della situazione sarà fatto mercoledì, in un vertice cui parteciperanno il cancelliere Werner Faymann (Spö), il vicecancelliere Reinhold Mitterlehner (Övp) e tutti i governatori. La novità principale dovrebbero essere i criteri di accoglienza dei rifugiati, fissando quote non più per Land, ma per mandamento (in Austria ce ne sono 80, cui si aggiungono 15 città maggiori dette “statutarie”, perché dotate di un proprio statuto, che conferisce loro maggiore autonomia rispetto agli altri Comuni).

In Carinzia i mandamenti e le “città statutarie” (Klagenfurt e Villach) sono 11. I rifugiati attualmente ospitati sono 2.385., Utile il confronto con la nostra regione, che ha una popolazione più che doppia rispetto al Land confinante. I siti dove i rifugiati sono in sovrannumero sono quattro: il mandamento di Völkermarkt, al confine orientale con la Slovenia, dove sono 377; Klagenfurt città, che ha la stessa popolazione di Udine (514); Villach città (283); i mandamenti di Hermagor (105) e di Feldkirchen (231).

Interessante notare che i rifugiati hanno trovato più facilmente accoglienza nelle aree a maggiore vocazione turistica, come quella di Klagenfurt, affacciata sul Wörthersee, o quelle di Feldkirchen e di Hermagor, che sono i mandamenti in cui si trovano i poli turistici di Bad Kleinkirchheim e di Nassfeld/Pramollo. Non sembra che il loro arrivo abbia suscitato eccessivi timori negli operatori turistici. Le preoccupazioni maggiori sono state espresse allorché si è ipotizzato di concentrare i rifugiati in caserme.

 

NELLA FOTO, una delle tendopoli per i rifugiati allestita a Traiskirchen.

________________________

AUSTRIA VICINA è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina

 

 

Lascia un commento