Sabato 18 Maggio 2024

StaatsbuergerLa Carinzia ha da ieri 37 cittadini in più, cioè persone giunte dall’estero che hanno ottenuto la cittadinanza austriaca. In effetti è l’Austria ad avere questi 37 nuovi cittadini, ma in una repubblica federale il conferimento dello status di cittadino e il relativo rito di giuramento di fedeltà sono di competenza di ciascun Land.

Così ieri i 37 nuovi “austriaci” residenti in Carinzia hanno ricevuto ufficialmente la cittadinanza con una breve ma solenne cerimonia, che si è svolta nella cosiddetta “sala degli specchi” del palazzo del governo regionale, a Klagenfurt. Il governatore Peter Kaiser ha rivolto ad essi parole di cordiale saluto, ricordando come la cittadinanza attribuisca loro diritti, ma anche doveri nei confronti dello Stato che li ospita e li ha esortati “a diventare cittadini attivi e a contribuire con la loro opera al bene comune” del Land e dell’Austria. È stato eseguito l’inno nazionale austriaco “Land der Berge, Land am Strome” ed è stata letta la formula del giuramento, dopo la quale ciascuno ha ripetuto le parole “Lo giuro”.

I 37 nuovi cittadini provengono da 19 Paesi. Tra di essi c’è anche un italiano. Non sono rari i nostri connazionali che per varie ragioni scelgono di vivere in Austria (in Carinzia ce ne sono oltre 3.500), ma di solito lo fanno mantenendo la nazionalità italiana. Fa riflettere, perciò, il fatto che uno abbia deciso di cambiare nazionalità, lasciandosi alle spalle l’Italia. Nessuno degli altri 36 proveniva da Paesi dell’Europa occidentale: 9 erano bosniaci, uno montenegrino, 5 kosovari, 4 dell’Azerbaigian, uno sloveno, un romeno, un russo, un ungherese, un bielorusso, 4 turchi, un moldavo, un ucraino, un peruviano, un marocchino, un dominicano, un nigeriano, un cinese e un brasiliano.

È soltanto grazie all’immigrazione se la popolazione della Carinzia, dopo anni di decrescita o di stagnazione, è tornata ad aumentare. All’inizio di quest’anno gli abitanti erano 557.641, ossia 1.760 in più rispetto all’anno precedente. La svolta positiva è stata commentata con favore dal governatore Kaiser. Il numero maggiore di abitanti, circa 562.000, la Carinzia li aveva registrati nel 1996. Da allora la curva demografica era stata in costante discesa.

Il cambiamento di tendenza, come dicevamo, è dovuto soltanto al fenomeno migratorio. Nel 2014 7.569 persone hanno preso la residenza in Carinzia, mentre 3.814 se ne sono andate. Il saldo positivo è stato di 3.755 unità.

Anche il numero delle nascite è in leggero aumento, ma non tale da bilanciare i decessi. Nel 2014 i nati in Carinzia sono stati 4.608, 47 in più rispetto all’anno precedente. Il saldo tra nati e morti resta comunque negativo (meno 1.038) e sarebbe potuto essere ancora maggiore, se lo scorso anno non si fosse registrato un minor numero di decessi.

Insomma, anche in Carinzia, come in tutta l’Austria, senza l’immigrazione la popolazione sarebbe condannata a decrescere e a invecchiare. Già ora il sistema pensionistico austriaco si regge solo grazie ai versamenti contributivi degli immigrati e lo stesso accade per il servizio assistenziale. E ciononostante continuano i respingimenti alla frontiera di quanti chiedono asilo, mentre forse andrebbero accolti a braccia aperte. In questo paradosso c’è forse qualcosa che non riusciamo a capire. O che non vogliamo capire.

 

NELLA FOTO, Anita Kadic con i genitori nella “sala degli specchi” del Land Carinzia, dove ieri è stata conferita la cittadinanza austriaca. Primo a destra, il governatore Peter Kaiser.

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