Sabato 18 Maggio 2024

17.01.30 Christian Kern e Reinhold MitterlehnerL’Austria ha rischiato fino a ieri di precipitare in una crisi dall’esito imprevedibile. Il governo stava per cadere e ciò avrebbe inevitabilmente comportato elezioni anticipate, con un drastico ridimensionamento dei due partiti della ex “grosse Koalition”, Spö e Övp, la crescita forse fino al primo posto della destra liberal-nazionale (Fpö), la difficoltà a formare nuove coalizioni di governo, per ragioni matematiche e non solo politiche. Un terremoto, insomma. Quanto la situazione fosse drammatica lo dimostra il fatto che il cancelliere Christian Kern aveva dovuto cancellare una visita di Stato in Israele prevista tra domenica e oggi.

Quel rischio sembra almeno per ora scongiurato. Dopo 5 giorni di intensissime trattative (protrattesi anche nella notte) Spö e Övp hanno raggiunto un accordo su un “programma di lavoro”, che ieri mattina è stato approvato dai vertici di entrambi i partiti e nel primo pomeriggio è stato reso pubblico. Esso affronta alcuni temi fondamentali – dalla crescita dell’economia all’occupazione, dall’immigrazione alla sicurezza, dalla scuola al reddito minimo – e mostra chiaramente che i principali punti di scontro tra i due litigiosi alleati sono stati smussati. Il timore di andare al voto, evidentemente, ha convinto le parti della necessità di trovare un compromesso.

L’intesa principale riguarda l’economia: dimezzamento del cuneo fiscale per gli stipendi dei lavoratori assunti nei prossimi tre anni; ricalcolo delle aliquote fiscali dei due scaglioni inferiori del reddito per compensare il fiscal drag (il provvedimento favorisce i redditi più bassi, che riguardano l’80% dei contribuenti); tassazione della pubblicità on line delle aziende che operano dall’estero; innalzamento del finanziamento alla ricerca dal 12 al 14 per cento (si tratta dell’aiuto pubblico più convincente per le imprese italiane che negli ultimi anni hanno deciso di investire in Austria). Due dei punti più caldi dell’accordo riguardano l’orario di lavoro flessibile (voluto dall’Övp) e il reddito minimo di 1.500 euro (voluto dall’Spö): su entrambi le parti sociali (sindacato e Camera dell’economia) dovranno dare un parere e, se non arriverà entro giugno, si procederà comunque.

Un altro settore importante, quello della sicurezza: bracciale elettronico al piedi di persone ritenute pericolose, anche se non condannate; divieto del burqa nei luoghi pubblici, ma non è esplicitamente menzionato il divieto del velo; corsi obbligatori annuali di integrazione per i richiedenti asilo e per chi ha già il titolo di rifugiato o permesso di soggiorno sussidiario; rafforzamento dei controlli ai confini.

Il pacchetto di provvedimenti dovrebbe costare 4 miliardi, che il ministro delle Finanze conta di recuperare da un taglio alle spese (2,8 miliardi) e da maggiori entrate grazie alla crescita dell’economia.

 

NELLA FOTO, il cancelliere Christian Kern (Spö) e il vicecancelliere Reinhold Mitterlehner (Övp), ieri pomeriggio, all’incontro con i giornalisti per presentare il loro “programma di lavoro” concordato tra i due partiti.

________________________

Austria Vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

 

 

Lascia un commento