Sabato 18 Maggio 2024

15.11.28 Spielfeld, manifestazione Identitäre Bewegung ÖsterreichAccanto all’Austria pronta ad accogliere i profughi in arrivo dai Balcani vi è un’altra Austria, che non ne può più e che reclama uno stop immediato all’ingresso di altri stranieri sul territorio nazionale, non importa se provenienti da Paesi in guerra o se mossi soltanto dal desiderio di una vita migliore. Da poco quest’altra Austria, che potremmo definire dei respingimenti, ha anche una bandiera, innalzata dall’“Identitäre Bewegung Österreich”, il “movimento identitario austriaco”, che si autodefinisce “la prima forza patriottica libera, che si batte attivamente e con successo per la patria, la libertà e la tradizione”.

“Gli austriaci – dicono – sono sempre di meno e vengono rimpiazzati da una quantità enorme di immigrati. Questo non ha nulla a che fare con un arricchimento, questa è un’autodistruzione. Da tempo non è più il caso di parlare di integrazione. Talvolta sono i nostri giovani che si devono adattare agli stranieri. Vediamo ovunque una crescente islamizzazione. Nei ghetti multietnici si formano nuclei della jihad. Il nostro Paese è diventato una polveriera”.

Porta la firma di questo “movimento identitario” la manifestazione di protesta che si è svolta ieri a Spielfeld, il più importante valico di frontiera con la Slovenia, attraverso il quale nelle scorse settimane sono transitate decine di migliaia di profughi. L’evento ha assunto connotati surreali, perché ormai da tre giorni di qui non passa più nessuno e la manifestazione si è svolta davanti a un centro di accoglienza e registrazione completamente vuoto.

Le forze di polizia, che finora avevano dovuto provvedere a un ordinato afflusso dei migranti, ieri invece si sono dovute occupare dell’ordine pubblico in vista della manifestazione. Erano attese alcune migliaia di persone, mentre invece ne sono arrivate soltanto 450 (la stima è delle forze dell’ordine). Gli “identitari” si sono dati appuntamento alle 13, davanti alla stazione ferroviaria di Spielfeld. Sulla locandina di annuncio dell’evento appariva il motto “Difendete i nostri confini!”, con i colori delle bandiere austriaca, slovena, italiana e francese.

Dalla stazione poco dopo ha preso le mosse un corteo, che recava in testa un grande striscione con la scritta in inglese “Non esiste. Non farete dell’Europa la vostra casa”. Un monito rivolto, evidentemente agli stranieri, che peraltro, come scrivevamo prima, non erano più lì per leggerlo. Il corteo ha marciato in direzione del centro di accoglienza. I partecipanti, prevalentemente giovani, recavano stendardi con il logo del movimento (una “V” capovolta all’interno di un cerchio), bandiere austriache, slovene, svizzere e italiane, nonché stemmi del Vorarlberg (il Land più occidentale dell’Austria, che confina con la Svizzera e la Germania), della Stiria (dove si trova Spielfeld) e della Carinzia. Non mancavano altri striscioni con scritte del tipo “Nessuna sharia in Europa”.

Alcuni degli slogan declamati a gran voce: “Fortezza Europa”, “Patria, libertà, tradizione – capolinea del multiculturalismo” (in tedesco suona meglio, perché fa rima: “Heimat, Freiheit, Tradition – Multikulti Endstation”), “Faymann a casa” (Werner Faymann è l’attuale cancelliere austriaco). La manifestazione sarebbe dovuta durare 4 ore, fino alle 17, invece già alle 15 il corteo ha incominciato a sciogliersi e gli “identitari” se ne sono tornati a casa.

 

NELLA FOTO, la testa del corteo di “identitari” che ieri hanno manifestato a Spielfeld, per protestare contro l’ingresso di profughi in Austria.

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