Sabato 18 Maggio 2024

15.04.23 Vienna, incontro governo-Land CarinziaIl destino del Land Carinzia, attualmente nell’anticamera del fallimento, è ancora in sospeso. Nel vertice di ieri a Vienna tra l’intera giunta carinziana e i rappresentanti del governo (cancelliere, vicecancelliere e ministro delle finanze), non è stato deciso nulla, come si poteva facilmente intuire già ieri mattina, quando si è appreso che al termine dell’incontro non vi sarebbe stata alcuna conferenza stampa. Subito dopo la riunione il cancelliere Werner Faymann si è sottratto ai giornalisti, avendo fretta di raggiungere Bruxelles, per un vertice Ue. Gli altri interlocutori si sono limitati a parlare di “un confronto costruttivo” e di “passi avanti compiuti”.

Insomma, nulla di fatto. Tutto rinviato a un nuovo incontro previsto per lunedì, limitato agli assessori della Carinzia Gaby Schaunig (finanze) e Christian Ragger (affari legali) e a funzionari del Ministero delle finanze. Non sempre tuttavia “nessuna nuova” equivale a “buona nova”. E non è un caso che proprio lunedì arrivi a Klagenfurt il prof. Michael Potacs, docente di diritto pubblico alla Wirtschaftsuniversität di Vienna, per tenere una conferenza dal titolo – indovinate? – “Fallimento di un Land federale?”.

Insomma,  pur con un punto interrogativo, lo spettro del fallimento della Carinzia, senza precedenti nella storia austriaca, è incombente. Per due ordini di ragioni. Il primo è legato all’attuale mancanza di liquidità: servono 343 milioni entro l’anno, di cui 150 subito, perché dopo il declassamento del rating della Carinzia il Land non riesce più accedere al credito.

Il secondo, ben più grave, riguarda la garanzia che in passato il Land si era assunto nei confronti delle obbligazioni emesse da Hypo Bank, che allora era la sua banca. Attualmente questa garanzia pesa ancora per 10,2 miliardi. Se i creditori del defunto istituto non otterranno soddisfazione dalla “bad bank” succeduta a Hypo (e quindi dallo Stato, che aveva nazionalizzato la banca), faranno valere le loro ragioni nei confronti del Land, nella sua qualità di garante.

Su quel che accadrà dopo si possono avanzare soltanto ipotesi, non essendo mai accaduto nulla del genere in passato. E proprio per questo il prof. Patocs è stato invitato a tenere una conferenza. Ma, a quanto par di capire, nell’incontro di ieri a Vienna, sarebbe stata esaminata soltanto la prima emergenza: la liquidità di cui la Carinzia ha urgente bisogno.

Si tratta, come dicevamo, di 343 milioni, destinati in gran parte a saldare conti in sospeso: 30 milioni per prestiti contratti da Kabeg (la holding del Land che gestisce gli ospedali), 183 milioni per l’estinzione di debiti in scadenza, 43 milioni per il concorso del Land al fondo di garanzia esistente tra tutte le Hypo Bank (ce n’è una per ogni regione).

Quel che resta dovrebbe consentire al Land un minimo di operatività. Dall’inizio del mese, infatti, è tutto fermo: bloccati i contributi ad associazioni sportive e culturali, sospesi i lavori di manutenzione stradale, sospesi i progetti di edilizia sociale, annullato il sostegno finanziario del Kärntner Wirtschaftsförderungsfond a progetti per 30 milioni. Sono stati negati persino i 50 euro a testa per 11 scolari dell’Alta Carinzia, che in autunno dovrebbero partecipare alle “Wienerwochen”.

Al tavolo di Vienna la delegazione carinziana guidata dal governatore Peter Kaiser non ha chiesto un finanziamento a fondo perduto (sul modello di quelli che abbiamo conosciuto in Italia per Roma Capitale o per il comune di Catania). Non ha chiesto nemmeno un prestito. Siccome il Land non riesce più a ottenere soldi da nessuno, ha chiesto al governo la mediazione della Bundesfinanzierungsgesellschaft, la società di cui lo Stato si avvale per accedere al mercato dei capitali.

Possiamo solo immaginare che da parte del governo si sia preteso un piano di rientro credibile, per evitare che una situazione analoga si riproponga in autunno. Non sappiamo invece quale sia stata la risposta dei carinziani. È probabile che il rinvio a lunedì si sia reso necessario proprio per elaborare un piano convincente.

 

NELLA FOTO, la sala della cancelleria, a Vienna, dove si è tenuto l’incontro di ieri. A sinistra, la giunta al completo del Land Carinzia, a destra, i rappresentanti del governo e (primo della fila) il governatore della Banca nazionale, Ewald Novotny.

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