Sabato 18 Maggio 2024

18.05.22 Giuseppe ConteSiamo sotto la lente di ingrandimento dell’Europa. Tutti ci osservano con grande interesse, verrebbe da dire, ma le parole giuste sono con grande curiosità e preoccupazione. Curiosità e preoccupazione per il governo che forse sta per nascere. Ci osservano con curiosità e preoccupazione anche gli austriaci, i nostri vicini di casa. C’entra la vicinanza geografica, ma c’entrano anche i rapporti commerciali e politici.

Un’idea di ciò che essi pensano possiamo averla da ciò che scrive per la “Kleine Zeitung” Thomas Götz. La “Kleine” è il più diffuso quotidiano della Carinzia e della Stiria, i Länder più vicini all’Italia assieme al Tirolo, e Götz ci conosce molto bene (parla la nostra lingua) per essere stato per molti anni corrispondente da Roma.

Scrive dunque Thomas Götz: “I capi dei due partiti di protesta, Lega e Cinque Stelle, vaganti come anime in pena, presentano oggi il loro programma e il nome del primo ministro al capo dello Stato. La cosa non può e non deve essere per noi indifferente, perché ci riguarda direttamente. L’Italia è troppo importante per non prestare attenzione ai suoi sussulti”.

“Ciò che per ora si sa del loro programma non promette nulla di buono. Dell’idea di ridurre la montagna di debiti del Paese i due partiti non tengono alcun conto. Chi credeva che l’esempio della Grecia potesse esercitare un effetto educativo sugli altri Paesi indebitati, si ingannava. Che l’Italia debba uscire dall’euro non sta più scritto nel programma. Ma in realtà questo desiderio c’è ancora”.

Secondo Götz, l’Italia è un Paese che potrebbe scuotere l’Europa e l’Unione Europea. “Entrambi i partiti vogliono rimettere in discussione le regole della convivenza. Naturalmente ciò è legittimo e potrebbe addirittura dispiegare un effetto vitalizzante. L’Italia pone alcune richieste giustificate che da decenni non hanno avuto alcuna eco. Quanto a lungo i governi italiani hanno lamentato di essere stati lasciati soli con i migranti che sbarcano sullo sponde del sud del Paese? Il rimando al trattato di Dublino è una risposta troppo comoda. Scarica il peso sui Paesi che si affacciano al Mediterraneo”.

Thomas Götz così conclude: “In una inversione paradossale, questa squadra di governo di Roma, così difficilmente prevedibile, potrebbe addirittura contribuire a rafforzare l’Ue. Potrebbe costringerci ben presto a prestare di nuovo più attenzione al nostro comune continente, a riflettere e a discutere sui punti di forza e di debolezza. Peggio di così non può andare”.

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Una notizia riportata da quasi tutti i giornali austriaci (anche nei titoli), che non ci sembra di aver letto nei giornali italiani: Giuseppe Conte ha trascorso un periodo a Vienna per studiare la lingua tedesca.

 

NELLA FOTO, il prof. Giuseppe Conte, che Di Maio e Salvini hanno proposto al Capo dello Stato quale futuro primo ministro.

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