Sabato 18 Maggio 2024

"Österreich" gewinnt Rechtsstreit mit MediaprintL’Austria è un Paese di lettori, quanto meno di lettori di giornali. Lo si sapeva da tempo, ma il fenomeno ha trovato conferma anche nei dati relativi al 2013, resi noti proprio ieri da Media Analyse, organismo indipendente di rilevazione della diffusione dell’informazione stampata. Il dato più significativo riguarda il numero assoluto di lettori dei quotidiani: sono 7 milioni 408 mila. E, siccome secondo le ultime rilevazioni demografiche i cittadini austriaci attualmente sono circa 8 milioni 400 mila (compresi vecchi e bambini), significa che mediamente più di 9 austriaci su 10 sfogliano ogni giorno un quotidiano.

 

Si tratta ovviamente di un dato statistico, che non distingue tra il politico o il professionista che ogni giorno acquista una mazzetta di cinque o sei giornali e chi invece non ne prende in mano nemmeno uno. Così come non distingue tra la stampa quotidiana tradizionale, come quella che conosciamo anche in Italia, è i giornali distribuiti gratis nella metropolitana, che vengono sfogliati da centinaia di persone, ma soltanto per i pochi o molti minuti del viaggio. E va tenuto conto, inoltre, dell’esistenza in Austria di un giornale di gossip come la “Kronen Zeitung”, di cui non esistono esempi in Italia (dove invece questo tipo di informazione trova spazio soprattutto in rotocalchi settimanali), che è il più letto nella repubblica transalpina e conta da solo 2 milioni 480 mila lettori.

 

Analizzando in dettaglio i dati forniti da Media Analyse, si riscontra che, dopo la “Kronen Zeitung”, il secondo giornale più letto è “Heute”, in distribuzione gratuita alle stazioni della metropolitana, con 999 mila lettori. Al terzo posto la “Kleine Zeitung”, con le sue due edizioni stiriana e carinziana.

 

A questo proposito occorre subito fare una precisazione. In Austria esistono quotidiani a diffusione nazionale, come “Kurier”, “Der Standard” o “Die Presse”, e giornali regionali, presenti in un solo Land o, come nel caso della “Kleine”, in due Länder contigui. Ebbene, la “Kleine Zeitung”, pur essendo quello che noi definiremmo un giornale locale, ha in assoluto il maggior numero di lettori, più degli stessi giornali nazionali. Lo superano soltanto la “Kronen”, che però, come si è osservato sopra, è un giornale di gossip, e “Heute”, che è dello stesso genere e diffuso esclusivamente nella capitale.

 

Nella classifica di Media Analyse seguono le testate “Österreich” con 722 mila lettori, “Kurier” con 549 mila, “Der Standard” con 399 mila, “Oberösterreich Nachrichten” (quotidiano regionale dell’Alta Austria) con 360 mila, “Die Presse” con 276 mila, “Tiroler Tageszeitung” (quotidiano del Tirolo) con 271 mila, “Salzburger Nachrichten” con 259 mila, “Vorarlberger Nachrichten” (quotidiano del Land Vorarlberg) con 170 mila, “Wirtschaftsblatt” con 81 mila e infine la “Neue Vorarlberger Tageszeitung” con soli 35 mila lettori.

 

Come si vede, i giornali nazionali sono frammisti a quelli regionali. Il quotidiano dell’Alta Austria è più letto della stessa “Die Presse” e lo stesso “Wirtschaftsblatt”, che è l’unico quotidiano austriaco di economia e finanza (assimilabile al nostro “Il Sole-24 Ore”) è praticamente in fondo alla classifica. Per gli altri giornali a carattere regionale la diffusione dipende molto alla dimensione demografica di ciascun Land. Non deve stupire, pertanto, che le “Vorarlberger Nachrichten” e la “Neue Vorarlberger Tageszeitung” abbiano rispettivamente soltanto 170 mila e 35 mila lettori, ove si consideri con il Land del Vorarlberg è il più piccolo dell’Austria, dopo il Burgenland, con soli 376 mila abitanti. Deve stupire semmai il contrario e cioè che in un Land così piccolo siano stampati e letti addirittura due quotidiani.

 

Media Analyse propone anche un confronto con la diffusione della stampa austriaca di dieci anni fa. Rispetto al 2003 sono andati perduti 941 mila lettori, ma è impossibile un confronto testata per testata, perché in questo decennio il panorama editoriale si è arricchito di due nuove testate: quella di “Heute”, che si è collocata rapidamente al secondo posto, dopo la “Kronen Zeitung”, e quella di “Österreich”.

 

In percentuale quasi tutte le testate hanno perso nel decennio tra il 15 e il 25 per cento dei loro lettori. Hanno sostanzialmente retto “Wirtschaftsblatt”, “Kleine Zeitung” e “Oberösterreich Nachrichten”, con perdite inferiori al 4%. Il solo “Standard” è riuscito ad aumentare i suoi lettori del 2%.

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