Sabato 18 Maggio 2024

15.10.30 LOGO_Web_Heimatbund2Spesso ci si chiede quale sarebbe l’esito di un referendum sulla riannessione del Sud Tirolo all’Austria. L’opinione comune è che la gran parte di sudtirolesi doc confermerebbe il forte richiamo verso la madrepatria e rivendicherebbe il proprio diritto all’autodeterminazione (che, peraltro, è l’obiettivo prioritario di alcuni partiti politici minoritari di lingua tedesca), ma alla fine sceglierebbe di restare in Italia. In questo modo non andrebbero perduti gli indubbi privilegi economici di cui gode la provincia di Bolzano, grazie al suo statuto di autonomia, senza peraltro pregiudicare le ormai fitte e crescenti relazioni con il Tirolo storico e con l’Austria intera, rese possibili e anzi favorite in un’Europa ormai senza confini.

E, se un referendum del genere fosse condotto invece in Austria, quale sarebbe il risultato? Lo ha commissionato all’istituto demoscopico Spectra di Linz il Südtiroler Heimatbund, associazione patriottica del Sud Tirolo, e i risultati sono stati sorprendenti, soprattutto per quel che concerne la “madre” di tutte le domande. A un campione di 1000 intervistati di tutti i Länder austriaci, dai 15 anni in su, rappresentativi di tutti gli strati sociali, come è d’uso in un sondaggio svolto con metodi scientifici, è stato chiesto se fossero favorevoli o meno all’autodeterminazione dei sudtirolesi o, detta in altri termini, alla riunificazione del Sud Tirolo all’Austria. Ebbene, l’89% ha risposto di sì.

Il dato è doppiamente significativo: perché dimostra come la stragrande maggioranza degli austriaci (9 su 10) desideri il ritorno del Sud Tirolo – quel territorio per cui l’Italia ha inventato il nome di Alto Adige – all’Austria, ma soprattutto perché svela come, a distanza di quasi 100 anni dall’atto di forza con cui l’Italia a guerra vinta volle avere per sé una regione interamente popolata da persone di lingua tedesca, la questione continui a essere molto sentita.

Non era un dato affatto scontato. Anzi, fin prima del sondaggio Spectra era opinione abbastanza diffusa che alla maggior parte degli austriaci il Sud Tirolo interessasse ben poco, se non per andarci in vacanza, e che i “cugini” della valle dell’Adige fossero guardati con invidia mista a fastidio, perché beneficiati da condizioni di vita privilegiate di cui nemmeno i Länder austriaci più ricchi beneficiano. Si pensava, insomma, che la cosiddetta “questione altoatesina” fosse stata ormai accantonata, come lo è in Italia la questione dell’Istria e della Dalmazia.

Il sondaggio, invece, ha rivelato un altro scenario anche per quanto riguarda la memoria storica. L’82% degli intervistati, per esempio, era a conoscenza che il Sud Tirolo era passato all’Italia dopo la Prima guerra mondiale, contro la volontà della popolazione residente. L’83% ha espresso l’opinione favorevole alla concessione ai sudtirolesi della cittadinanza austriaca. L’89%, come avevamo scritto sopra, sarebbe favorevole a un referendum nel quale i sudtirolesi possano decidere liberamente a quale Stato appartenere. E sempre l’89% vorrebbe la riunificazione del Sud Tirolo con l’Austria.

Un analogo sondaggio era stato effettuato lo scorso anno nel Sud Tirolo dall’istituto Demetra di Mestre. Erano stati intervistati 1012 cittadini italiani, di cui il 71,8% si era dichiarato favorevole al diritto di autodeterminazione dei sudtirolesi.

 

NELLA FOTO, il logo del Südtiroler Heimatbund, committente del sondaggio Spectra.

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