Sabato 18 Maggio 2024

14.06.21 Elettrodotto 220 kV attraverso KronhofgrabenLa società Alpe Adria Energia Spa, fautrice della costruzione di un elettrodotto da 220 kV da Würmlach (valle del Gail, Carinzia occidentale) a Somplago, attraverso la Carnia, segna un punto a suo favore. L’Unione Europea, infatti, ha inserito l’impianto nell’elenco dei cosiddetti “Pci”, sigla che sta per “progetti di interesse comunitario”. Ciò significa che l’opera, destinata a fornire energia elettrica alle Ferriere Nord di Pittini, ha la benedizione di Bruxelles e di conseguenza potrà avvantaggiarsi di procedure più rapide di approvazione, di condizioni regolamentari più favorevoli e di acquisizione mediante esproprio dei terreni che saranno attraversati da cavi elettrici e tralicci.

 

Un brutto colpo per i comitati civici che si oppongono alla realizzazione dell’impianto, per ragioni di tutela ambientale. Il tracciato dell’elettrodotto, infatti, così come previsto dal progetto approvato in sede di Ue, ha una lunghezza di 42 chilometri e in territorio austriaco dovrebbe attraversare il Kronhofgraben, una vallata nei pressi di Würmlach che gli ambientalisti definiscono “un gioiello della natura di valore culturale e storico”, candidato perciò a entrare a far parte del Patrimonio culturale dell’Unesco.

 

In coincidenza, forse casuale, con la decisione europea di inserire l’elettrodotto nei “Pci” si è svolta sabato una “passeggiata di protesta” organizzata dal comitato popolare “Pro Gailtal”, con l’appoggio dell’Alpenverein (il Club alpino austriaco) e dei Verdi. I partecipanti si sono ritrovati alle 7.30 del mattino davanti alla sede dei vigili del fuoco di Weidenburg, per poi risalire a piedi il Kronhofgraben. È stata una manifestazione di protesta ma, per unire l’utile al dilettevole, anche un’occasione per illustrare gli aspetti naturalistici e storici della zona.

 

La manifestazione di sabato precede soltanto di quattro giorni la riunione pubblica che si terrà domani nel municipio di Kötschach-Mauthen, in cui sarà discussa la verifica di impatto ambientale dell’elettrodotto. Per gli oppositori questa rappresenta l’ultima possibilità di bloccare la realizzazione dell’opera. Si farà leva, molto probabilmente, sul fatto che il Kronhofgraben è un ambito territoriale protetto dal protocollo Natura 2000. “Siamo davanti a un’evidente contraddizione dell’Unione Europea – fa osservare Hannes Guggenberger, del comitato “Pro Gailtal” – che da un lato sostiene gli ambiti naturali protetti e dall’altro definisce di interesse pubblico un’autostrada dell’energia, che va a turbare proprio uno di quegli ambiti”.

 

Da notare che, in contemporanea con l’elettrodotto di Alpe Adria Energia Spa, esiste un altro progetto presentato da Wilfried Klauss, produttore di elettricità da fonti rinnovabili, che riguarda un collegamento con la Carnia da 132 kV lungo la strada del passo di Monte Croce Carnico. Questo impianto, considerato più ecologico del precedente, se non altro perché i cavi verrebbero interrati, ha un nome simile (“Alpen Adria Energy Line”), ma non è stato inserito tra i “Pci” dall’Ue.

 

“Poco importa – osserva Klauss – a noi mancano solo poche autorizzazioni per partire, tra cui quella dell’Austrian Power Grid (società che gestisce la rete di distribuzione dell’energia elettrica in Austria). I terreni li abbiamo acquistati a trattativa privata e saremmo in grado di incominciare i lavori già domani”.

 

Nella foto, il tracciato del progettato elettrodotto attraverso l’area protetta del Kronhofgraben.

 

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