Sabato 18 Maggio 2024

12.07.31 Klagenfurt, aula del LandtagScandali ce ne sono sempre stati nella storia politica austriaca. Più nella capitale che nel resto del Paese. Ma i tempi cambiano – come si usa dire – e a volte cambiano in peggio. Ora anche la provincia austriaca si è messa al passo e la Carinzia, negli ultimi anni, ha addirittura accelerato il passo. La vicenda della parcella da 12 milioni di euro emessa dal commercialista Dietrich Birnbacher per una perizia sulla vendita di Hypo Bank alla tedesca Bayern Lb, è soltanto la tappa più recente e clamorosa di questo cammino.

 

Ne abbiamo riferito qualche giorno fa, ma per chi si fosse “messo in ascolto” soltanto ora riassumiamo la vicenda. Il Land Carinzia vende per 800 milioni la sua quota di Hypo Bank alla Bayern Lb. Jörg Haider e Josef Martinz, leader dei due partiti che governano la Carinzia, Bzö (ora Fpk) e Övp, nonché rispettivamente governatore e vicegovernatore del Land, decidono di approfittarne per incassare 12 milioni da destinare alla loro parte politica. Incaricano di una perizia sulla vendita il Birnbacher, che è il commercialista privato di Martinz, prevedendo un compenso in suo favore di 12 milioni (poi ridotti a 6, a furor di popolo). La perizia non è necessaria e, in ogni caso, giustificherebbe un compenso di 100 o 200 mila euro. Ma si tratta solo di un pretesto per “rubare” al Land quei milioni che, come ha svelato il Birnbacher nell’ultima udienza del processo in corso, andranno divisi in tre: un terzo al Bzö di Haider, un terzo all’Övp di Martinz e il resto al commercialista.

 

Il processo è stato aggiornato al 6 agosto e allora probabilmente si saprà come andrà a finire. Nel frattempo Martinz si è già dimesso da vicegovernatore, da segretario regionale dell’Övp e perfino da membro del partito. Gli “eredi” di Haider, Uwe Scheuch e Harald Dobernig, invece, quelli che dopo la morte del loro capo si erano presentati da Birnbacher per incassare il pattuito, sono rimasti saldamente al loro posto, proclamandosi innocenti e accusando il commercialista di dire menzogne. La loro tesi non è molto credibile, perché alla confessione di Birnbacher era seguita quella di Martinz, che aveva confermato per filo e per segno la storia dell’accordo spartitorio con Haider.

 

Per questa ragione, senza attendere che la giustizia penale si pronunci, tutti i partiti carinziani, con esclusione dell’Fpk, di cui fanno parte il governatore Gerhard Dörfler, Scheuch e Dobernig, hanno sottoscritto una mozione per chiedere lo scioglimento anticipato del Landtag e nuove elezioni. È interessante notare come la mozione porti anche la sigla dell’Övp, che in questa squallida vicenda ha assunto un atteggiamento completamente diverso da quello del Fpk. Non si è schierato in difesa di Martinz, ma lo ha anzi costretto a dimettersi e intende agire giudizialmente per costringerlo a risarcire il danno causato al Land e a chiedere elezioni anticipate. L’Fpk, invece, si è chiuso a riccio in difesa dell’indifendibile, deciso a respingere a tutti i costi le elezioni anticipate, che potrebbero segnare il tracollo del partito. Anche il governatore Dörfler ha ritenuto di schierarsi al fianco di Scheuch e Dobernig.

 

Che succederà ora? Ieri, nel corso della seduta del Landtag, Spö, Övp e Verdi hanno presentato la mozione con la richiesta di scioglimento dell’assemblea. Il Landtag dovrà essere riconvocato entro 8 giorni per discuterla. Lo statuto del Land richiede la maggioranza semplice per lo scioglimento e i tre partiti firmatari della mozione hanno i numeri per raggiungerla. Richiede però anche la presenza in aula di due terzi dei consiglieri. La strategia preannunciata dall’Fpk è di uscire dall’aula al momento del voto tutte le volte che sarà necessario, per far mancare il numero dei consiglieri richiesti. Ciò significa che il Landtag potrebbe essere paralizzato all’infinito dall’assenza dei consiglieri dell’Fpk.

 

Non è soltanto un’ipotesi, ma qualcosa di già visto, proprio con il partito di Haider. Nel 1994, per impedire l’elezione a Landeshauptmann di Christopf Zernatto (Övp), il partito di Haider (che allora si chiamava Fpö) uscì ripetutamente dall’aula per alcuni mesi, paralizzando il Land. Alla fine fu costretto a rinunciare dalla pressione dell’opinione pubblica.

 

Nella foto, l’aula del Landtag della Carinzia, di cui è stato chiesto lo scioglimento.

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