Domenica 19 Maggio 2024

16.04.20 Christian LeyroutzIl caso era nato da un’inchiesta della “Kleine Zeitung”, quotidiano di Klagenfurt, ma da ieri è anche un caso giudiziario, perché la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta. Il reato ipotizzato è quello di malversazione e riguarda la gestione delle Aziende municipalizzate di Klagenfurt nel 2012. Al centro dell’indagine – anche se non ancora formalmente indagato – è Christian Leyroutz, capogruppo dell’Fpö, il partito della destra liberalnazionale, nel consiglio regionale della Carinzia, e nel 2012 presidente del consiglio di sorveglianza delle Aziende.

In quell’anno la società del Comune – che si occupa di tante cose, dai trasporti pubblici all’acquedotto, ai servizi cimiteriali e all’energia elettrica – aveva deciso di riacquistare dalla Verbund Ag quel 49% della società elettrica municipale che in anni precedenti gli era stata ceduta. La Verbund Ag è la principale società elettrica dell’Austria, con sede a Vienna e partecipazioni all’estero (era stata socia anche della italiana Sorgenia).

Per intavolare le trattative di cessione Leyroutz aveva pensato di incaricare sé stesso. La cosa di per sé non è vietata dalla legge, ma suona male, specie in una società pubblica con amministratori politici, ma l’incarico era stato approvato all’unanimità dal consiglio di sorveglianza e allora nessuno aveva avuto nulla da ridire.

Trascorsi tre anni, però, l’operazione è passata al vaglio di una società di verifica dei bilanci, che ha trovato nei conti due parcelle di Leyroutz, emesse rispettivamente il 15 ottobre e il 20 dicembre 2012, per l’ammontare complessivo di 130.000 euro. In realtà, Leyroutz avrebbe chiesto 197.567 euro, ma poi aveva applicato uno “sconto”, perché fino a 130.000 euro non era necessaria l’approvazione della giunta comunale.

La somma era parsa subito spropositata, se non altro perché ad essa non corrispondeva alcuna effettiva prestazione. Almeno tra le carte non era stata trovata alcuna relazione per giustificare un simile compenso, tanto più necessaria soprattutto in un caso come questo, in cui il presidente aveva conferito l’incarico a sé stesso.

La scoperta più interessante – e che forse ha indotto la Procura a intervenire – è che l’operazione di acquisto del pacchetto azionario e le trattative con la Verbund Ag in realtà erano state condotte dall’avv. Martin Wiedenbauer, che per il suo lavoro si era “accontentato” di 25.050 euro.

Leyroutz ha definito le insinuazioni nei suoi confronti “una terribile porcata” e il sindaco di allora, Christian Scheider, pure dell’Fpö, si è trincerato dietro un “non ero informato sui dettagli dell’operazione”. Ma, anche se lo fosse stato, come avrebbe potuto opporsi a un presidente delle Aziende municipalizzate che era anche un capo del suo partito?

 

NELLA FOTO, l’ex presidente delle Aziende municipalizzate di Klagenfurt (e attuale capogruppo dell’Fpö in consiglio regionale) Christian Leyroutz.

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