Sabato 18 Maggio 2024

15.02.25 Conferenza dei governatori-Landeshauptleute - CopiaQuello degli immigrati sarà l’argomento principale all’ordine del giorno della periodica conferenza dei governatori (i “Landeshauptleute”) dei nove Länder austriaci, che si terrà oggi a Vienna. Questo la dice lunga su quanto il problema pesi anche nel Paese confinante, che in questo momento ospita 33.600 richiedenti asilo.

Un tempo la gran parte di essi erano concentrati a Traiskirchen, località della Bassa Austria, il che dava origine a un’infinità di problemi di ordine sociale e di convivenza con la popolazione del luogo. Dallo scorso anno il Ministero degli interni ha raggiunto un’intesa con la conferenza dei “Landeshauptleute”, quella che si riunirà oggi, concordando la ridistribuzione dei rifugiati in tutti i Länder in numero proporzionale alla popolazione residente.

La Carinzia, che ha poco più di 550 mila abitanti, pressoché quanti ne ha la provincia di Udine, dà alloggio al momento a poco più di 2.000 rifugiati e copre tra il 92 e il 96 per cento della quota spettante al Land. Il rapporto varia in continuazione, perché il numero totale degli arrivi in Austria è in continuo aumento, per cui anche la quota di quelli destinati alla Carinzia (e agli altri Länder) è in continua crescita. Si assiste, in altre parole, a un inseguimento tra i posti messi a disposizione dal Land e quelli sempre maggiori richiesti dallo Stato federale.

Un problema nel problema dei rifugiati è dato dai minori non accompagnati. In Austria ce ne sono attualmente 700. La Carinzia aveva messo a loro disposizione 30 posti in una struttura di Görtschach, che nel frattempo sono già lievitati a 50. Ma siccome gli arrivi sono ininterrotti, il Land sta concordando con la Caritas diocesana l’allestimento di altri 50 posti.

“Se non ci fossero immigrati che arrivano da Paesi terzi – osserva il Landeshauptmann Peter Kaiser – noi avremmo già assolto il nostro compito, soddisfacendo al 100 per cento la richiesta di ospitalità che ci viene posta dal governo di Vienna”. Non rispettare quella richiesta può avere ripercussioni molto negative. Finora, infatti, il Land ha provveduto ad alloggiare gli stranieri in piccoli gruppi distribuiti in varie località. Resistenze della popolazione ci sono state, ma alla fine sono state superate e, in genere, anche grazie al lavoro svolto dai servizi sociali del Land, dalla Caritas, dalle parrocchie, dai gruppi di volontariato, si è instaurato un buon rapporto di convivenza tra gli ospiti e i residenti. Qualora il Land non riuscisse a coprire il 100% delle richieste, interverrebbe direttamente il Ministero degli interni, aprendo un centro di accoglienza in una caserma, come quello che si voleva istituire a Tarvisio.

Quando il governatore Kaiser parla di “Paesi terzi” si sa a chi si riferisce: vi sono stranieri che a piccoli gruppi arrivano dall’Italia e che la polizia austriaca intercetta lungo l’autostrada o, più di frequente, alla stazione di Villach. Assistiamo, dunque, a un fenomeno misterioso: stranieri che dall’Italia passano clandestinamente in Austria e stranieri che dall’Austria fanno il percorso inverso. Evidentemente qualcuno non la racconta giusta, come del resto è apparso evidente dalle dichiarazioni di amministratori ed esponenti politici italiani, che davano per certi accordi con l’Austria sul controllo degli stranieri, smentite poi ufficialmente dalla ministra degli interni austriaca in persona.

Un giorno, forse, sapremo come stanno veramente le cose. Nel frattempo, per rendere meno penosa la condizione di uomini e donne che hanno cercato rifugio in Austria, dopo un viaggio avventuroso di migliaia di chilometri, la conferenza dei governatori solleciterà oggi l’accelerazione dei procedimenti di riconoscimento dell’asilo per quanti ne hanno diritto, in modo che sia offerto un rifugio sicuro a quanti sono fuggiti da guerre e persecuzioni.

 

NELLA FOTO, i governatori dei nove Länder austriaci in uno dei periodici incontri svoltosi lo scorso anno a Klagenfurt. Al centro (con la testa pelata)  il governatore della Bassa Austria, Erwin Pröll, presidente di turno della  conferenza dei “Landeshauptleute”; terzo da destra, il governatore della Carinzia, Peter Kaiser.

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