Sabato 18 Maggio 2024

22.02.06 Soccorso valanga Soelden Tirolo - CopiaOtto sciatori vittime di valanghe nei comprensori alpini dell’Austria occidentale. Le disgrazie sono avvenute tutte venerdì, in tre aree diverse del Tirolo e del Vorarlberg. Fino al tardo pomeriggio sembrava che il numero delle salme dovessero essere sei, ma in serata è giunto un nuovo allarme, che ha impegnato le squadre di soccorso fino alla mezzanotte e che ha portato al recupero di altri due sciatori senza vita.

La tragedia più grave è avvenuta nella zona di Spiss, in Tirolo (distretto di Landeck). Sei sciatori svedesi, accompagnati da una guida alpina del posto, stavano effettuando un’escursione a ridosso del confine con la Svizzera, quando sono stati travolti dalla valanga. Uno solo di essi non è stato sepolto dalla neve e ha potuto così dare l’allarme. Ha raggiunto con il telefonino un gruppo WhatsApp in Svezia, che a sua volta ha contattato un altro sciatore svedese, anche lui in vacanza a Spiss, ma che non aveva potuto partecipare all’escursione, perché il giorno prima aveva riportato una leggera contusione. Quando si dice il destino!

Secondo un servizio dell’Orf, il distacco della valanga sarebbe stato causato dal passaggio degli stessi sciatori, a una quota di 2.000 metri circa. Sul posto sono intervenuti due elicotteri svizzeri, uno del soccorso sanitario austriaco e un quarto della polizia alpina austriaca, ma per gli sciatori, compresa la guida, non c’era stato più nulla da fare.

La seconda valanga ha colpito un gruppo di sette sciatori, tre i 23 e i 33 anni, nella zona di Sölden, nella Ötztal, sempre in Tirolo. Erano di provenienza diversa: alcuni danesi, altri tedeschi, altri ancora svedesi. Si stavano muovendo con gli sci lungo la cosiddetta “Roten Karle”, al Gaislachkogel (3.048 metri), in direzione della Rettenbachtal. Anche qui si suppone che siano stati gli stessi escursionisti a determinare con il loro passaggio il distacco della valanga.

Cinque dei partecipanti all’escursione sono finiti sotto la neve, ma hanno potuto azionare in tempo l’airbag e questo ha evitato loro di rimanere completamente sepolti. Uno di essi non ce l’ha fatta. Gli altri sono usciti a riemergere da soli e sono stati poi trasportati in elicottero chi in una clinica in Baviera, chi all’ospedale di Zams, gli altri alla clinica e a un ambulatorio medico di Sölden.

In serata è scattato l’allarme per il terzo intervento di soccorso nella zona di Affach, nelle Alpi di Kitzbühel. Una donna di 61 anni un uomo di 60 risultavano investiti da una valanga mentre effettuavano un tour sulla Breitenegg Spitze. Poiché i familiari a valle non avevano più loro notizie dal pomeriggio, era stata allertata la Polizia alpina di Kufstein e il Soccorso alpino di Affach. Si è levato in volo anche un elicottero, che ha individuato la zona della valanga, indirizzandovi i soccorritori. Le ricerche sono proseguite fino a mezzanotte e, purtroppo, hanno consentito soltanto di recuperare le salme dei due scialpinisti.

La giornata di venerdì sarà ricordata a lungo per il numero di vittime registrate. Ve ne sarebbero potute essere molte di più, perché nell’arco di 48 ore sono cadute in Tirolo oltre 50 valanghe. Dopo le intense precipitazioni nevose dei giorni scorsi, il bollettino valanghe indicava venerdì un rischio di livello 3 (su una scala di 5).

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Spiss, la località del Tirolo da cui si sono mossi gli sciatori svedesi travolti poi dalla prima valanga, è il comune austriaco situato a più alta quota: 1.628 metri sul livello del mare. È anche uno dei più piccoli, se non il più piccolo, con 99 abitanti.

Sul Gaislachkogel, meta dell’itinerario seguito dal gruppo travolto dalla seconda valanga, furono girate nel 2015 molte scene del film “Spectre” con James Bond, l’agente 007, interpretato da Daniel Craig. Ne avevamo scritto in questo blog il 16 ottobre 2015 e il 5 novembre dello stesso anno.

NELLA FOTO, i soccorritori impegnati nelle ricerche sulla valanga caduta nei pressi di Sölden.

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