Sabato 18 Maggio 2024

09.11.11 04 Klagenfurt, sede centrale di Hypo Group Alpe AdriaIl Land Carinzia pretende per il 2011 da Hypo Group il pagamento di 5 milioni di euro, a titolo di provvigione per la garanzia prestata nei confronti della holding bancaria. È un po’ come il premio che si paga per l’assicurazione dell’auto. Sempre che la compagnia di assicurazioni sia solida e in grado di risarcire i danni in caso di incidente.

Hypo Group l’”incidente” lo ha già avuto e si è visto quanto poco affidabile fosse la garanzia prestata (e ben remunerata) dal Land. Quando a fine 2009 la holding carinziana stava per fallire dovette intervenire lo Stato per salvarla, nazionalizzandola con i soldi dei contribuenti. Il Land Carinzia, pur essendo garante per oltre 20 miliardi di euro, non aveva potuto far nulla, perché non solo non disponeva dei venti miliardi (per salvare Hypo Group ne sarebbero bastati allora meno di due), ma era a sua volta indebitato per 2,7 miliardi.

L’aspetto paradossale della vicenda sta proprio qui. Il Land Carinzia non è stato e non è in grado di onorare la garanzia prestata a Hypo Group cui si era impegnato, per la quale nel corso degli anni ha incassato circa 120 milioni, e ciononostante pretende ora quella provvigione, minacciando addirittura un’azione legale. Ed essendo la banca nazionalizzata è come se la pretendesse dallo Stato. Quello stesso Stato che a fine 2009 era dovuto intervenire in soccorso di Hypo Group, perché, se non lo avesse fatto, la garanzia avrebbe travolto anche il Land, che avrebbe dovuto dichiarare bancarotta.

Sappiamo in quali acque burrascose navighi ora Hypo Group. Il Land Carinzia dovrebbe essere il primo interessato a salvarlo da un nuovo naufragio, se non altro per tutelare i posti di lavoro dei suoi dipendenti che, fino a prova contraria, sono cittadini carinziani (per non parlare delle controllate all’estero, di cui forse al governo di Klagenfurt può interessare meno di nulla). E invece la fame di denaro è tale che pretende comunque la provvigione. La gratitudine e il buon senso non sono categorie della politica. Almeno di quella carinziana.

Siamo curiosi di vedere come andrà a finire.

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