Sabato 18 Maggio 2024

22.04.18 Cardinale Christoph SchönbornSperavamo tutti che dal Covid saremmo usciti migliori. Non è andata così. Le schermaglie televisive e sui social, tra una maggioranza schierata con la scienza e una minoranza rumorosa di no-vax, ha messo in mostra il peggio di noi. Alla violenza verbale e scritta si è aggiunta a volte quella fisica. Il penultimo ministro della Salute, Wolfgang Mückstein, si era dimesso nel marzo scorso anche perché non riusciva più a sopportare di dover vivere giorno e notte sotto scorta, dopo le minacce di morte ricevute.

22.04.18 Vescovo Alois SchwarzCi siamo trovati in presenza di un fenomeno di isteria collettiva che ha riguardato tutti, perfino le più alte sfere della Chiesa. L’ultimo episodio è di tre giorni fa e riguarda due vescovi. Anzi, un vescovo e un cardinale. Il vescovo è Alois Schwarz, a capo della diocesi di St. Pölten (Bassa Austria). Il cardinale è l’unico cardinale oggi in Austria: Christoph Schönborn, fino a due anni fa presidente della Conferenza episcopale austriaca.

A Schwarz non è piaciuto che Schönborn avesse preso posizione contro chi rifiuta il vaccino e ha criticato pubblicamente il cardinale in un’intervista concessa all’edizione regionale della Bassa Austria dell’Orf. Ha ritenuto deplorevole, in particolare, un’espressione usata da Schönborn nella trasmissione televisiva “Pressestunde”, andata in onda al mattino di due domeniche fa.

Riferendosi ai no-vax, il presule aveva esclamato: “Mein Gott, lass Hirn regnen”, la cui traduzione letterale è “Mio Dio, fa’ piovere cervelli”. Il senso è: “Mio Dio, metti del sale in zucca” a questi testoni di no-vax. La battuta del cardinale ha fatto scalpore ed è diventata subito la frase della settimana, più citata nei social e sulla stampa.

Ovviamente non è piaciuta ai no-vax, considerati “testoni” da bonificare con una provvidenziale pioggia divina di materia grigia funzionante. Ma non è piaciuta nemmeno a mons. Schwarz, che si è detto “personalmente sgomentato” da quelle parole. Come vescovo, infatti, lui ritiene di dover essere a disposizione di tutti: di chi si fa vaccinare e anche di chi ha delle ragioni che lo inducono a rifiutare il vaccino.

Ma la preoccupazione maggiore di Schwarz è che il giudizio tranchant del cardinale accresca l’esodo dalla Chiesa, che significa anche una perdita finanziaria (in Austria chi si dichiara cattolico è tenuto a versare una “tassa” annuale non irrilevante). “Alcuni fedeli ci scrivono – ha spiegato il vescovo – e ci chiedono perché alcuni di noi hanno preso una posizione così unilaterale sul problema. Ciò è vero e forse essi hanno anche ragione. Abbiamo prestato poca attenzione ad avvicinare le persone e a parlare con esse”.

L’aspetto curioso della vicenda è che Alois Schwarz è proprio quel vescovo che qualche anno fa si era fatto conoscere in tutta l’Austria e anche in Italia, per aver dissipato il patrimonio della sua diocesi, tra l’altro facendo costruire una piscina per l’amante, che era quella che aveva effettivamente in mano le redini della Curia, tanto da meritare il soprannome di “vescova”. Allora Schwarz era ancora a capo della diocesi di Klagenfurt (Gurk), per la cui cattiva gestione sono in corso alcuni processi nei suoi confronti (uno è per evasione fiscale). Il suo comportamento a quel tempo aveva determinato, quello sì, un esodo massiccio di fedeli dalla Chiesa carinziana. Ma anziché essere esonerato dall’incarico, era stato promosso alla diocesi più importante e ricca di St. Pölten. Le vie del Signore sono imperscrutabili!

 

NELLA FOTO, dall’alto, il cardinale Christoph Schönborn e il vescovo Alois Schwarz.

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