Sabato 18 Maggio 2024

18.01.22 Divieto di fumo sigarette in bar ristorantiIl vizio del fumo (o il piacere del fumo, a seconda dei punti di vista) è più di sinistra o più di destra? Sembra una di quelle domande che si poneva Giorgio Gaber, nella sua famosa canzone, e che si pongono oggi anche i cittadini austriaci, pur non avendo conosciuto Gaber e non sapendo nulla di quella canzone. Sì, perché il divieto di fumare in bar e ristoranti è stato fortemente voluto in Austria da un partito di sinistra, quello socialdemocratico (Spö), che nel precedente governo, in coalizione con l’Övp (Partito popolare), era riuscito a far passare il “Rauchverbotsgesetz”, la legge che vieta le sigarette nei locali pubblici. L’ora X sarebbe dovuta scoccare il 1. maggio prossimo, per dar tempo a tutti i gestori di prepararsi alla nuova situazione.

Cambia il governo e quello nuovo, di centrodestra, decide di abrogare quella legge, prima ancora che abbia avuto applicazione. Lo ha fortemente voluto l’Fpö, il partito dell’ultradestra, che in campagna elettorale ne aveva fatto uno dei punti “irrinunciabili” del suo programma: libertà di fumo ovunque per i cittadini austriaci.

Quali siano le ragioni di questa scelta controcorrente (in quasi tutti i Paesi d’Europa il divieto è in vigore) è difficile da comprendere. Sicuramente non si tratta di una scelta ideologica. Le ragioni sono da ricercarsi forse nel fatto che Heinz-Christian Strache, leader dell’Fpö, è un accanito fumatore o forse anche nella convinzione che l’accantonamento della legge sarebbe stato accolto con favore dai gestori dei pubblici esercizi e dalla popolazione.

Non è così. Un sondaggio appena effettuato dall’istituto GfK su un campione di mille intervistati di età superiore ai 15 anni ha rilevato che il 70% dei cittadini austriaci sono favorevoli a una “rauchfreie Gastronomie”, cioè a locali dove si mangia liberi dalle nuvole di fumo di sigaretta. Tra gli intervistati che hanno dichiarato di votare Övp (il Partito popolare del cancelliere Sebastian Kurz, alleato di governo con l’Fpö) i favorevoli al divieto delle sigarette salgono addirittura all’85%.

Ed è perciò all’Övp che si rivolge Manfred Neuberger, presidente dei medici che vogliono mettere al bando le sigarette. “Fino al dicembre dello scorso anno – ha dichiarato Neuberger – il cancelliere aveva promesso di voler mantenere il divieto di fumo nei locali dove si mangia. In questo modo egli viene meno alla sua parola. Vota contro i suoi stessi elettori, che sono per l’85% contro il fumo. Il ‘nuovo Övp’ (è la denominazione data da Kurz al partito in campagna elettorale, nda) perde così in credibilità. L’Fpö rafforza la sua immagine di partito dei fumatori privi di scrupoli e di quelli che corrono come pazzi (il riferimento è alla proposta dell’Fpö di togliere il limite di velocità in autostrada, nda)”.

Interessante l’analisi dei risultati del sondaggio. Le donne sono più favorevoli al divieto di fumare degli uomini (74 a 68 per cento). Le persone non scolarizzate sono quelle meno favorevoli al divieto (65%), mentre tra i laureati o con diploma di studi superiori la percentuale sale all’84. Più favorevoli gli anziani (74% oltre i 60 anni) dei giovani (68% sotto i 30 anni). Il solo gruppo di intervistati in cui i contrari al divieto è risultato di poco maggioritario (51%) e quello dei “fumatori abituali”.

Scomponendo i risultati del sondaggio su base territoriale, i Länder dove i favorevoli al divieto sono apparsi più numerosi sono, nell’ordine, il Salisburghese (84%), la Carinzia e il Tirolo (81%) e il Vorarlberg (80%). Sono tutti i Länder della parte occidentale dell’Austria.

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