Sabato 18 Maggio 2024

19.01.23 Hypo Bank ItaliaSta per essere reciso il cordone ombelicale che ancora teneva unita Hypo Bank Italia alla casa madre austriaca. Stiamo usando termini inappropriati, perché Hypo Bank non è più la banca di una volta. Ha sempre sede nel palazzo di vetro e cemento di Tavagnacco, ma nel tempo è diventata una “succursale” della bad bank Heta Asset Resolution, che aveva il compito di liquidare i rapporti in sofferenza dell’istituto, per poi continuare a svolgere gli stessi compiti, ma alle dirette dipendenze del Ministero delle Finanze austriaco. Ed è il governo austriaco, ormai, la “casa madre” dell’ex istituto bancario.

Ora il lungo e travagliato cammino di Hypo Bank si è concluso e ogni legame con l’Austria sta per venir meno. Il Ministero delle Finanze di Vienna, infatti, ha deciso di mettere in vendita la filiale friulana, ultima trincea di un impero che un tempo si estendeva su 12 Stati, dalla Germania ai Balcani. Entro febbraio sarà dato incarico a una banca di investimenti di cercare compratori. Essendo il venditore lo Stato, sarà fatto un bando pubblico, anche all’estero. Chiunque potrebbe essere interessato all’acquisto, ma è probabile che i pretendenti siano fondi di private equity, interessati ad acquisire una piattaforma già in funzione per gestire non performing loans e retail.

Attualmente in Hypo Bank Italia lavorano 80 persone. “Gestiamo un portafoglio di 500 milioni – spiega il direttore Maurizio Valfrè – di cui un terzo riguarda rapporti regolari di credito e due terzi posizioni in sofferenza. Corrisponde all’impegno di ridimensionamento della banca che il governo austriaco aveva assunto nel 2013 con la Commissione europea”.

Il futuro dopo la cessione? “È ragionevole pensare che chi è interessato ad acquisirci abbia programmi di medio o lungo periodo e intenda utilizzare la nostra società come piattaforma per gestire non performing loans o erogare crediti. Sarebbe strano se uno investisse dei soldi qui, per poi chiudere tutto. Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto in questi anni, raggiungendo la qualità per poter essere messi ora sul mercato. Oggi abbiamo più speranze di prima”.

Gli 80 dipendenti di Hypo Italia occupano in locazione tre piani del palazzo di Tavagnacco, che qualche anno fa è stato venduto ad Aquileia Capital Services (gruppo Bain Capital). Questo, a sua volta, occupa con proprio personale altri due piani. Gli ultimi due piani sono inutilizzati.

 

NELLA FOTO, luci accese nel palazzo di vetro e cemento di Tavagnacco: quel che resta di Hypo Bank occupa ormai solo tre piani, altri due ospitano personale della nuova proprietà (Aquileia Capital Services), gli ultimi due sono vuoti, in attesa che arrivino nuovi inquilini.

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