Sabato 18 Maggio 2024

14.01.24 Manifestazioni a Vienna per Akademilkerball 6637678_BLD_OnlineOre di guerriglia, l’altra sera, nel centro di Vienna, come non s’erano mai vissute nella capitale austriaca dagli anni ’30 del secolo scorso, quando la Prima repubblica stava per diventare un regime austrofascista, tra le barricate dei socialisti e i tentativi di putsch dei nazisti non ancora al potere. Altri tempi! Nella Seconda repubblica, nata dalla capitolazione del Terzo Reich, l’imperativo categorico per tutti – cittadini e forze politiche – era stata la ricerca a ogni costo della pace sociale, per non ripetere gli errori del passato. Niente manifestazioni troppo rumorose (neanche parlare di violenze), quasi niente scioperi.

 

Così almeno fino all’altra sera. L’occasione per accendere gli animi e scatenare la violenza è stato l’Akademikerball, il “ballo dei laureati”, uno dei tanti che si tengono in queste settimane a Vienna e in tutta l’Austria. Si chiama “ballo dei laureati”, ma è in realtà l’appuntamento danzante dell’estrema destra austriaca. Non si tratta di una novità. L’evento mondano ha una storia ultracinquantennale, ma solo di recente si sono levate voci di protesta nei suoi confronti, anche perché viene ospitato nella sede più rappresentativa dello Stato austriaco: i saloni della Hofburg, l’ex palazzo imperiale. Ogni anno, puntualmente, il ballo della destra è accompagnato da manifestazioni di contestazione, svolte sempre in forme rumorose, ma pacifiche, e sempre autorizzate, con la partecipazione per lo più di giovani socialdemocratici, verdi, movimenti antifascisti ed esponenti della Chiesa evangelica.

 

Così anche quest’anno. Ma quando alle 19, come previsto, la polizia ha dichiarato chiusa la manifestazione e i partecipanti, circa 6.000 persone, hanno ripiegato gli striscioni e si accingevano ad andarsene, è scoppiato il finimondo, a opera di un centinaio di “black bloc”, che hanno incominciato a lanciare petardi e palloncini riempiti di vernice, hanno infranto vetrine di negozi e di auto, rovesciato cassonetti dei rifiuti, danneggiato veicoli, tra cui anche uno della tv pubblica Orf e una decina della polizia. I danni sono stati stimati in un milione di euro.

 

Che quest’anno le cose potessero degenerare s’era avuto sentore in anticipo. Per questo erano stati mobilitati 2.000 agenti e tutta la zona intorno alla Hofburg era stata sbarrata, per consentire l’accesso soltanto agli invitati al ballo. Scontri con la polizia si sono avuti in più punti del centro storico, dalla piazza “Am Hof” a quella di Santo Stefano (la centralissima piazza del duomo). Qui un dimostrante incappucciato ha tentato di infrangere la vetrina di una filiale di Bank Austria, senza riuscirci. Altri hanno dato l’assalto a sedi di società e persino a quella dell’Opec (l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio che, come è noto, ha il suo quartier generale a Vienna). Una ventina di persone, tra cui molti poliziotti, sono rimaste ferite; 15 sono state arrestate, una sessantina denunciate.

 

Fino a due anni fa il ballo era organizzato dal Wiener Korporationsring, l’associazione degli studenti di estrema destra, ed era diventato un appuntamento annuale per esponenti di spicco delle destre europee, tra cui Marine Le Pen (che dovette scusarsi, tornando in patria, essendo il ballo viennese troppo “di destra” persino per lei). Per questo la società di gestione della Hofburg aveva deciso di sfrattarlo. Proprio per evitare ciò dal 2012 l’organizzazione è stata assunta ufficialmente dall’Fpö, il Partito liberalnazionale. E come si può dare lo “sfratto” a un partito che, non solo è presente in Parlamento, ma alle prossime elezioni potrebbe anche essere il più votato?

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