Mercoledì 4 Dicembre 2024

A livello politico anche l’Austria ha i suoi filo-Putin e i suoi filo-Zelensky. È chiaramente schierato con Putin l’Fpö, il partito dell’estrema destra sovranista, che ora si trova all’opposizione, ma che dopo le elezioni di settembre diventerà il primo partito in Parlamento e potrebbe esprimere il cancelliere. L’aspetto curioso è che, come in Italia, anche in Austria si avverte questa distinzione nello stesso governo, formato da Övp (Partito popolare) e Verdi.

I secondi, europeisti convinti, sono al fianco dell’Ucraina. Lo sono formalmente anche i popolari, ma forse con qualche inconfessabile riserva. Altrimenti non si spiegherebbero i velleitari tentativi del cancelliere Karl Nehammer di dialogare con il dittatore russo e la dipendenza tuttora significativa dal gas russo.

Questa distinzione è diventata ancor più evidente nel semestre di presidenza ungherese dell’Unione Europea, iniziato il primo luglio. Viktor Orban ha sorpreso tutti con i suoi viaggi a Mosca e a Pechino, non concordati a livello europeo. La “missione di pace” (così definita da Orban) ha irritato gli altri Paesi, tanto che la Commissione ha esortato i suoi membri a non partecipare per protesta agli incontri informali durante la presidenza ungherese. Il boicottaggio è stato deciso anche da Svezia, Finlandia, Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania e Danimarca (sono tutti Paesi vicini alla Russia, che ne conoscono bene la minaccia).

Due di questi incontri si terranno oggi e domani. Oggi quello dei ministri degli Interni, domani quello dei ministri della Giustizia. Il ministro degli Interni austriaco, Gerhard Karner, dell’Övp, era presente oggi a Budapest, assieme ai colleghi di Lussemburgo, Belgio, Slovacchia, Olanda, Romania, Slovenia, Croazia e Italia. Gli altri 17 Paesi (tra cui la Germania, la Francia e la Spagna) hanno inviato soltanto funzionari ministeriali

All’incontro di domani sulla Giustizia, sempre a Budapest, all’elenco degli assenti si aggiungerà anche l’Austria. La ministra Alma Zadic, dei Verdi, ha deciso infatti di boicottare il vertice.

NELLE FOTO, la notizia del boicottaggio all’incontro di Budapest data dal telegiornale dell’Orf e i ministri degli Interni, Gerhard Karner, e della Giustizia, Alma Zadic.

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