Sabato 18 Maggio 2024

16-11-21-elezioni-presidenziali-2016-scheda-di-votoL’allarme arriva da Innsbruck. Non si trovano scrutatori per lo spoglio dei voti delle elezioni presidenziali del 4 dicembre o non se ne trovano a sufficienza. Le voci circolavano da tempo e sono state confermate ieri dagli uffici del Land: circa il 20% degli scrutatori si sono ritirati e dovranno essere sostituiti, ma non si sa ancora da chi e come.

Il caso è venuto ufficialmente alla luce in Tirolo, ma potrebbe riguardare anche gli altri Länder, Vienna compresa. In tutta l’Austria i seggi sono 51.000 e gli scrutatori circa 300.000. Finora non era mai accaduto che i loro posti rimanessero vacanti. Il fenomeno costituisce un nuovo incidente di percorso di una complicata elezione del Capo dello Stato, che si trascina ormai da 11 mesi: al primo turno in marzo nessuno dei 6 candidati aveva ottenuto la maggioranza assoluta; si era andati così al ballottaggio in maggio, il cui risultato però era stato annullato dalla Corte costituzionale per irregolarità nello spoglio dei voti per corrispondenza; il ballottaggio-bis in ottobre era stato annullato per un difetto della colla dei voti postali. Si arriva così al ballottaggio-bis, indetto per il 4 dicembre, che però rischia di nuovo di saltare per mancanza di scrutatori.

Le ragioni di una diserzione così massiccia sono facilmente spiegabili. Nel sistema elettorale austriaco gli scrutatori devono nominarli i partiti e prestano servizio gratis, al massimo ricevono un panino con senape e wurstel o festeggiano a fine scrutinio con una bicchierata (soltanto in alcune città i Comuni versano un indennizzo di qualche decina di euro). Per svolgere il loro lavoro ai seggi devono consumare giornate di riposo o di ferie. È un sacrificio che per il partito si può fare una volta all’anno, ma non quattro volte nello stesso anno e per la medesima elezione.

Per giunta vi sono partiti piccoli, come Verdi o Neos che non hanno militanti a sufficienza e non sono in grado di nominare i loro scrutatori. Ci devono pensare i partiti tradizionali, Spö e Övp, che dispongono di “truppe” meglio organizzate. Nel primo turno elettorale e nel ballottaggio poi annullato, per esempio, i Verdi avevano un proprio uomo soltanto in pochissimi seggi delle grandi città. Il che, tra l’altro, esclude che potessero aver fatto brogli – come alcuni complottisti in Italia sostengono – semplicemente perché non erano presenti. Il loro vuoto è stato colmato da socialdemocratici e popolari, i cui candidati, peraltro, non hanno superato il primo turno.

Questa è un’ulteriore ragione delle attuali diserzioni. I maggiori “produttori” di scrutatori sono l’Spö e l’Övp. Ma che ragione avrebbero di continuare a fornire “manodopera” anche per un ballottaggio a cui non partecipa un loro candidato?

Forse la ragione vera della defezione degli scrutatori però è un’altra. L’annullamento del primo ballottaggio è stato deciso dalla Corte costituzionale per irregolarità nello spoglio delle schede inviate per posta. Era inevitabile che seguisse un’indagine penale, che ha coinvolto finora oltre 250 presidenti di seggio e scrutatori di tutta l’Austria. Forse finirà tutto in una bolla di sapone, ma le persone indagate sono in pena e devono affrontare i costi della difesa (l’Övp ha messo a disposizione per ciascuno dei suoi 8.000 euro). D’accordo lavorare gratis, d’accordo bruciare giorni di ferie, ma perché farlo con il rischio poi di finire sotto processo?

Il problema scrutatori pesa dunque come una spada di Damocle sul voto del 4 dicembre, che già di suo costituisce un’incognita che allarma l’Europa. Dopo la Brexit, dopo la vittoria di Trump e in contemporanea con il referendum italiano si guarda all’Austria con ansia, per vedere se per la prima volta in Europa un esponente dell’estrema destra tedesco-nazionale diventerà presidente di un Paese. I sondaggi danno i due candidati Norbert Hofer e Alexander Van der Bellen quasi alla pari, con vantaggio di uno o due punti per il primo. Ma gli stessi sondaggisti ammettono che il margine di errore va oltre il 5%. In pratica, il nome del vincitore lo si saprà soltanto il 5 dicembre.

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