Sabato 18 Maggio 2024

22.03.27 Gerhard KarnerDopo la Polonia, l’Austria è il Paese che, in rapporto alla sue dimensioni, sta dando accoglienza al maggior numero di profughi provenienti dall’Ucraina. Lo ha comunicato ieri il ministro degli Interni, Gerhard Karner (nella foto). Nelle scorse settimane ne sono entrati oltre 200.000, di cui però soltanto 30.000 si sono registrati per ottenere ospitalità, mentre i restanti hanno proseguito o stanno per proseguire il viaggio verso altri Paesi, dove sanno di poter trovare connazionali di loro conoscenza già presenti.

In base alle nuove regole concordate a livello europeo, sarà concesso loro un permesso di soggiorno per un anno e riceveranno l’assistenza prevista in situazioni del genere. Il primo passo da compiere – ha precisato il ministro – è quello di dar loro alloggio. Finora la Bbu (l’agenzia federale per l’assistenza ai profughi) ha ricevuto da privati la disponibilità a ospitare circa 44.000 persone. La Bbu non è stata in grado di dare risposta a tutti, dato il sovraccarico di lavoro, ma conta di poterlo fare in tempi brevissimi, con l’aiuto fornito dagli allievi della Scuola di polizia, mandati in rinforzo

Il passo successivo sarà quello dell’integrazione nel mercato del lavoro e, per quanto riguarda i bambini, dell’inserimento nelle scuole. Karner ha rivolto un appello a tutti i sindaci a collaborare, affrontando il problema con flessibilità: se nelle scuole, come è probabile, non ci sarà spazio per tutti, i Comuni sono stati esortati a ricercare lo spazio necessario altrove, in edifici attualmente inutilizzati.

Sul futuro di questi sfollati, molto dipende dall’andamento della guerra. Quasi tutti hanno espresso il desiderio di ritornare alle loro case, quando il conflitto sarà finito. Sperano di poterlo fare al più presto, anche perché in patria sono rimasti a combattere padri, mariti e figli.

L’istituto demoscopico Unique Research ha sondato l’atteggiamento degli austriaci nei confronti di questi nuovi ospiti. Lo ha fatto per conto del settimanale “Profil”. Il 53% degli intervistati auspica che gli ucraini ritornino nel loro Paese, quando le condizioni di sicurezza lo consentiranno, mentre il 38% per cento ritiene che essi possano restare in Austria, se bene integrati e, ovviamente, se è questa la loro intenzione.

Nel frattempo il ministro Karner si è dichiarato pronto ad accogliere altri profughi dalla Moldavia, attualmente in grande difficoltà per il numero enorme di ucraini che vi si sono riversati. Ha già organizzato un trasporto di 2.000 persone da quel Paese, mentre ha scritto una lettera al ministro degli Interni polacco, per informarlo della disponibilità a fare altrettanto in soccorso alla Polonia, che ha accolto finora oltre due milioni di persone.

Tutto questo per scelta volontaria dell’Austria, non in ottemperanza alle quote di ripartizione dei profughi indicate dall’Ue, che il governo di Vienna ha sempre rifiutato, anche quando si trattava di dare un aiuto all’Italia e ad altri Paesi affacciati sul Mediterraneo, per i profughi provenienti dall’Africa.

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