Sabato 18 Maggio 2024

09.03.15 Christian Scheider, sindaco di KlagenfurtBrutto risveglio per il sindaco di Klagenfurt, Christian Scheider, che la notte prima aveva fatto le ore piccole, ballando e cantando – sì, anche cantando – al cosiddetto “Ballo del governatore” (su cui diremo qualcosa alla fine di questo articolo). Ha appreso dalla stampa che la sua coalizione di giunta Fpk-Spö non esisteva più. La crisi era stata aperta dalla collega e vicesindaca Maria-Luise Mathiaschitz, socialdemocratica, che aveva scelto un’intervista alla Kleine Zeitung per far sapere al suo primo cittadino che non ne poteva più di lui e che intendeva chiedere il “divorzio”.

 

In questi casi le motivazioni, di solito, sono di natura politica e/o programmatica. La Mathiaschitz, invece, si è scatenata direttamente contro la persona del sindaco. Non vi sono ragioni di incompatibilità ideologica di collaborazione con l’Fpk, che pure è il partito che un tempo fu di Haider e che 12 anni fa aveva fatto scandalo, perché si era alleato con i popolari (ma, evidentemente, non fa scandalo se lo stesso partito si allea con i socialdemocratici). No, le motivazioni sono personali. “Il sindaco – ha tuonato alla Kleine Zeitung – è un perfetto incapace, oberato da  compiti che non è in grado di affrontare, ma comunque pieno di sé”.

 

Insomma, la donna ha sparato a zero contro il primo cittadino e dalle sue parole si intuisce la furia con cui deve averle pronunciate. Probabilmente la delusione è cocente per i tre anni di governo trascorsi senza fare praticamente nulla. Dalle varie risposte dell’intervista emerge una città piena di cantieri bloccati, dal palaghiaccio alla piscina coperta, fino allo stadio, costruito per gli Europei di calcio e ora è sovradimensionato per una località la cui unica squadra di calcio è transitata alla velocità della luce dalla prima serie alla terza e di recente è addirittura fallita. Insomma, uno stadio da 65 milioni di euro per una città che non ha più squadre di calcio.

 

Eppure all’inizio questo era sembrato un “matrimonio d’amore”. Alle elezioni del 2009 il sindaco uscente Harald Scheucher (Övp) era stato inopinatamente sconfitto (non era mai accaduto che un primo cittadino uscente non fosse riconfermato al secondo mandato). Così, al ballottaggio, erano andati a sorpresa Scheider e la Mathiaschitz. Il primo, sull’onda lunga del successo dell’Fpk a livello regionale (soltanto sei mesi prima era morto il suo leader Jörg Haider), aveva avuto facilmente la meglio sull’avversaria.

 

Chiusi i conteggi delle schede, la coalizione tra i due partiti più votati era parsa quasi naturale. Scheider era diventato sindaco per scelta degli elettori, la Mathiaschitz vicesindaca per accordi di coalizione. La giunta era risultata e risulta tuttora composta da 4 assessori dell’Fpk, 2 dell’Spö, 2 dell’Övp e uno dei Verdi. La convivenza di maggioranza e opposizione nella stessa giunta non deve stupire. Il sistema istituzionale in Austria funziona così, anche a livello di Länder, benché in alcuni le norme siano state cambiate secondo modelli che assomigliano di più ai nostri.

 

Dunque, finora la giunta di Klagenfurt ha lavorato potendo contare su 6 voti (Fpk più Spö) su 9. La maggioranza assoluta ora non esiste più, dopo la defezione dei socialdemocratici, ma non se ne può formare un’altra con un nuovo sindaco, perché Scheider è stato eletto dai cittadini, addirittura in un doppio turno.

 

Si andrà quindi a nuove elezioni? Niente affatto. Lo hanno escluso sia il sindaco, che ovviamente ci tiene a restare tale, sia i socialdemocratici. L’amministrazione andrà avanti fino alla sua scadenza naturale, nel 2015, attraverso il cosiddetto “gioco libero” delle maggioranze, tanto caro ad Haider quando era Landeshauptmann. In altre parole, le maggioranze saranno trovate volta per volta su ciascun provvedimento. Per non finire in una situazione di stallo, però, sarà necessario un accordo tra Spö, Övp e Verdi, che insieme hanno 5 voti in giunta. Si formerà così una nuova maggioranza in una giunta che vedrà il sindaco… all’opposizione.

 

* * *

 

E ora due parole sul “Ballo del governatore”, svoltosi sabato sera nei padiglioni della Fiera di Klagenfurt. Un tempo era semplicemente il ballo del Partito liberalnazionale (ogni partito in Austria ha i suoi balli per carnevale), finché Haider nel 1999 volle conferirgli maggiore prestigio ribattezzandolo “Ballo del Landeshauptmann”, ovvero “Ballo del governatore”. Nel tempo la manifestazione ha subito un’evoluzione, per cui, pur restando sempre un ballo di partito, quest’anno il Land Carinzia ha sentito la necessità di contribuire alla sua organizzazione con 25.000 euro.

 

Molti hanno gridato allo scandalo. Non soltanto perché non si capisce la ragione di un finanziamento con soldi dei contribuenti per il ballo privato di un movimento politico, ma anche perché in genere queste manifestazioni, molto frequenti in Austria, come abbiamo riferito proprio in questo blog, chiudono i conti in attivo e servono di norma per l’autofinanziamento di chi li organizza.

 

È come se a Venezia, in occasione del carnevale, la Lega Nord organizzasse un ballo per i suoi simpatizzanti, lo chiamasse “ballo del governatore”, in omaggio a Luca Zaia, governatore pro tempore del Veneto, e ricevesse dalla Regione 25.000 euro di contributo.

 

Nella foto, il sindaco di Klagenfurt Christian Scheider, “ripudiato” dalla vicesindaca Maria-Luise Mathiaschitz.

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