Sabato 18 Maggio 2024

20.02.24 Brennero, Eurocity 86 bloccato CoronavirusC’è grande preoccupazione in Austria per il diffondersi del Coronavirus in Italia. Siamo i “vicini di casa”. La notizia dei tre decessi, riportata da tutti i media, ha allarmato la popolazione. Anche la decisione di annullare le manifestazioni del carnevale di Venezia hanno molto colpito, perché sono numerosi gli austriaci che soprattutto dalla Carinzia avevano programmato un viaggio nella città lagunare. Se anche il carnevale è saltato – questo il ragionamento che è stato fatto – significa che la situazione in Italia è davvero molto grave.

Ed è talmente presa in seria considerazione, che alla riunione di questa mattina della “task force” istituita per l’emergenza sanitaria dal Ministero degli Interni parteciperà lo stesso cancelliere Sebastian Kurz. Nulla esclude che in quella sede possa essere decisa la chiusura dei valichi con l’Italia, come ha già chiesto l’ex ministro degli Interni Herbert Kickl, esponente dell’Fpö, il partito dell’estrema destra sovranista.

Fino a ieri il governo austriaco aveva voluto evitare un passo così drastico. “I responsabili per la sicurezza – aveva dichiarato il ministro degli Interni in carica, Karl Nehammer, dell’Övp (Partito popolare) – stanno prendendo molto seriamente la situazione in Italia”. Nel decidere sul da farsi, Nehammer è assistito dal cosiddetto “Centro di impiego e di coordinamento” (Ekc) formato da esperti della sanità e dei servizi di ordine pubblico. La loro parola conterà molto per l’eventuale decisione di chiudere le frontiere e probabilmente proprio per la gravità di un simile passo alla riunione di stamane ci sarà anche il cancelliere.

La Polizia, dal canto suo, ha già fatto sapere che, qualora fosse richiesto di sigillare i valichi con l’Italia, il provvedimento potrebbe essere attuato rapidamente. Sigillare come? Chiusura completa o transito rallentato per permettere di controllare uno a uno tutti i viaggiatori in arrivo? In un modo o nell’altro: a seconda della scelta fatta – ha dichiarato Franz Lang, direttore dei Dipartimento federale della polizia criminale – l’intervento sarebbe operativo in pochi minuti o in un paio d’ore.

Chi invece non ha dubbi sulla necessità di sbarrare gli ingressi dall’Italia, come abbiamo detto, è l’esponente dell’estrema destra Kickl: “La cosa più importante ora – ha dichiarato – è impedire che il virus si diffonda anche in Austria”. Kickl vorrebbe da parte del governo una comunicazione più sistematica e concreta sulla situazione, “mentre ciò che sentiamo per ora è del tutto nebuloso e impreciso”. Anche per l’intervento sui valichi di confine Kickl denuncia “la mancanza di ogni preparazione”.

Kickl è esponente di un partito sovranista e il suo ragionamento è perfettamente speculare a quello di Matteo Salvini, che pure ha chiesto la chiusura dei confini. Ma anche Peter Kaiser, governatore socialdemocratico della Carinzia, è preoccupato per il contagio dall’Italia. Non giunge al punto di chiedere la chiusura dei valichi ed esorta al buon senso e a “non lasciarsi travolgere dall’isteria”. Ma anche lui sconsiglia in questo momento la popolazione dall’intraprendere viaggi in Italia.

Kaiser, che attualmente è presidente dell’Euroregione “senza confini”, ha annunciato per oggi una teleconferenza con la Protezione civile della nostra regione e contatti con il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e con quello del Veneto, Luca Zaia, per assumere delle decisioni concordate.

Fino a ieri in Austria erano stati registrati 181 casi sospetti, nessuno dei quali tuttavia era risultato in conseguenza del Coronavirus.

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Traffico ferroviario temporaneamente bloccato ieri sera al valico del Brennero, per disposizione del capo del distretto di Innsbruck. Non si è trattato di una chiusura anticipata della frontiera – che potrebbe essere decisa eventualmente soltanto nell’annunciata riunione di questa mattina al Ministero degli Interni – ma di un provvedimento temporaneo, assunto dopo che sull’Eurocity 86, partito da Venezia e diretto e Monaco, erano stati segnalati due casi sospetti di Coronavirus.

Sul treno viaggiavano circa 300 passeggeri, per lo più austriaci e tedeschi. Tra essi, due signore tedesche, che presentavano sintomi febbrili. Il capotreno aveva segnalato la situazione alle autorità sanitarie e alla stazione di Verona le due donne erano state fatte scendere e accompagnate con tutte le precauzioni del caso all’ospedale.

Il treno aveva poi proseguito il viaggio, ma era stato fermato al Brennero. La stessa sorte era toccata ad altri treni passeggeri diretti in Austria.

Nel frattempo le passeggere tedesche ricoverate a Verona sono risultate negative al test del Coronavirus, per cui l’Eurocity 86 e gli altri treni hanno potuto riprendere il loro viaggio, come si apprende da un twitt delle Ferrovie austriache delle 23.31.

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