Domenica 19 Maggio 2024

21.12.23 Katharina Reich (Geko)Contrordine compagni! I brindisi di Capodanno non si faranno alla mezzanotte, come annunciato appena ieri, ma alle 22. Anzi, preferibilmente intorno alle 21.30, perché alle 22 i ristoranti (aperti peraltro soltanto per vaccinati o guariti) dovranno già aver fatto uscire tutti i clienti e i camerieri avranno messo le sedie sui tavoli e fatto le pulizie.

Ieri avevamo scritto che l’obbligo di chiusura alle 23, attualmente in vigore, sarebbe stato abolito almeno nei giorni delle principali festività, dalla vigilia di Natale alla sera di San Silvestro. In quelle notti i banchetti e i festeggiamenti sarebbero potuti durare a oltranza. Ora sappiamo invece che questa deroga sarà mantenuta nei giorni intorno a Natale, ma non il 31 dicembre.

L’improvviso, parziale dietro-front è stato deciso ieri dal Geko, ovvero dal nuovo comitato di consulenti del governo, capitanato dalla direttrice per la Salute pubblica del Ministero della Salute, Katharina Reich, e dal generale, Rudolf Striedinger. Una decisione maturata nella constatazione del diffondersi anche in Austria della variante Omicron (accertati ieri 419 casi), molto più contagiosa delle precedenti, e dal fondato timore di un imminente riesplodere dell’epidemia.

Il limite orario, ovviamente, vale soltanto per le serate in ristorante o comunque in esercizi pubblici, non in case private. Qui non ci sarà alcuna intrusione dello Stato, che si limita a raccomandare la cautela, l’uso ove possibile delle mascherine e il distanziamento. Non è stata annullata la possibilità – soltanto nella sera del 31 dicembre e nelle altre festività che avevamo indicato ieri – di riunione fino a un massimo di 10 persone, anche se non vaccinate e non conviventi.

Nuove limitazioni sono state annunciate per chi arriva in Austria da Paesi considerati a rischio. Tra questi figurano ora anche la Gran Bretagna, l’Olanda, la Danimarca e la Norvegia. Dal 25 dicembre i viaggiatori in arrivo dovranno sottoporsi a una quarantena. Nessuna limitazione, invece, per chi ha ricevuto la terza dose del vaccino e può esibire un test molecolare negativo.

Una novità importante si è registrata ieri sul piano della comunicazione. Misure del genere finora erano sempre state annunciate dal cancelliere o dal ministro della Salute o da entrambi, insieme con altri ministri. Ricordiamo tutti il “virologisches Quartett” dei primi mesi di pandemia – cancelliere Kurz, vice Kogler, ministri della Salute e degli Interni, Anschober e Nehammer – e le loro conferenze stampa dietro pannelli in plexiglass. Ieri per la prima volta non si è fatto vedere nessun esponente del governo. Il compito è stato lasciato ai “tecnici” del comitato (mancava il generale Striedinger, ammalato). Nel corso della conferenza stampa è stato precisato, peraltro, che le misure adottate erano state in precedenza approvate dal governo, di concerto con i rappresentanti dei Länder.

La direttrice della Salute pubblica, Reich, ha sottolineato la difficoltà della situazione e l’impossibilità di prevederne l’evoluzione. La variante Omicron si riproduce molto più velocemente delle precedenti, ma sembra meno grave. In altre parole, i contagiati sono molti, ma pochi rischierebbero di finire in ospedale. In attesa di capire meglio come stanno cambiando le cose, “si naviga a vista”.

Una “navigazione a vista” che inevitabilmente ha contrariato albergatori e ristoratori. La chiusura alle 22, la sera del 31 dicembre, fa saltare i cenoni di Capodanno. Le conseguenze sono economiche, ma anche organizzative (con personale reclutato che non serve più e cibi e bevande non più necessari). Qualcuno l’ha presa con filosofia e ha annunciato che la sera di San Silvestro basterà mettere avanti di due ore le lancette dell’orologio e stappare lo spumante alle 22, facendo finta che sia la mezzanotte.

 

NELLA FOTO, la direttrice della Salute pubblica nel Ministero della Salute, Katharina Reich, mentre si avvia alla conferenza stampa nella sua veste di co-presidente del Geko, il comitato consultivo che affianca il governo nell’emergenza Covid-19. Alle sue spalle si intravvede un ufficiale dell’esercito, che ha sostituito il generale Rudolf Striedinger, secondo co-presidente, assente per malattia.

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