Sabato 18 Maggio 2024

12.10.30 Maria FekterSe anche quest’anno l’Austria chiuderà il bilancio in rosso, superando addirittura i parametri di Maastricht (3,1%), la colpa sarà in parte anche di Hypo Group Alpe Adria. Le risorse dilapidate prima per salvare la banca dal fallimento e poi per ricapitalizzarla hanno condizionato in misura determinante i conti dello Stato.

 

Hypo Bank non è la sola responsabile. Accanto a lei vanno considerati altri due istituti di credito “salvati” dallo Stato: il Kommunalkredit e la Volksbanken Ag. Per tutte e tre queste banche i contribuenti austriaci dovranno pagare nel 2013 più di quanto pagano per il funzionamento della polizia, dell’esercito e della magistratura.

 

Già quest’anno il salvataggio dei tre istituti pesa sul bilancio per 2,2 miliardi. Benché le autorità di vigilanza abbiano indicato per Hypo Group la necessità di una ulteriore ricapitalizzazione per 1,5 miliardi, a bilancio sono stati iscritti soltanto 300 milioni. Il bilancio 2013 indica ulteriori interventi in favore delle banche per 2,4 miliardi, di cui 700 milioni per Hypo e 250 milioni per Kommunalkredit.

 

Fortuna per l’Austria che il gettito fiscale è in crescita e che i tassi di interesse sul debito pubblico sono bassi (come in Germania) e talvolta addirittura negativi, altrimenti il deficit sarebbe ancora maggiore. Le entrate dello Stato, che quest’anno sono state di 73,7 miliardi, saliranno il prossimo anno a 76,9. Mentre il costo del debito pubblico, che supera i 220 miliardi di euro (un ottavo di quello italiano), non è stato mai così basso, data la facilità di collocazione sul mercato dei titoli pubblici.

 

Con queste favorevoli condizioni già quest’anno l’Austria, senza la palla al piede delle tre banche, avrebbe potuto far scendere il deficit al 2,5%, rientrando quindi nei parametri di Maastricht, e raggiungere il pareggio di bilancio entro tre anni (l’Italia si è impegnata a farlo entro il prossimo). Non sarà invece così. Anche nel 2016, stando alle attuali proiezioni, si avrà un deficit sia pur modesto (0,2%).

 

Il bilancio dello Stato è attualmente all’esame del Parlamento. Nel presentarlo ai deputati, la ministra delle finanze Maria Fekter ha giustificato la necessità degli interventi in favore di Hypo Bank e degli altri istituti. Non servono per salvare tre banche, ma per proteggere i risparmiatori, i titolari di un conto, le aziende cui è stato concesso un credito, i pensionati. Semmai ciò che dovrebbe preoccupare di più i contribuenti sono i maggiori costi cui si andrà incontro dal prossimo anno, se verrà introdotto un esercito di professionisti, in sostituzione di quello attuale fondato sulla coscrizione obbligatoria. Una osservazione che ha suscitato scalpore, perché la riforma in senso professionale dell’esercito è voluta dal ministro della difesa, ma che si spiega con il clima preelettorale ormai arroventato in Austria: la Fekter è un’esponente del Partito popolare, favorevole alla coscrizione di leva, mentre il ministro della difesa, Norbert Darabos, è socialdemocratico.

 

Nella foto, Maria Fekter, ministra austriaca delle finanze.

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