Martedì 8 Luglio 2025

Doveva essere il Cancan ad aprire ieri sera il “Sommernachtskonzert” dei Wiener Philharmoniker. Ma lo spumeggiante e travolgente brano di Offenbach mal si conciliava con il lutto che l’Austria sta vivendo per la strage di Graz. Non si può folleggiare con le note di Orfeo all’inferno, mentre a pochi chilometri da Vienna una città sta soffrendo per le sue vittime. Al suo posto i Philharmoniker hanno ragionevolmente proposto come brano di apertura l’”Air” in Do maggiore di Johann Sebastian Bach, un brano di tutt’altro tenore, che induce alla riflessione.

Nessun applauso al suo termine. Su invito del direttore ospite del concerto, il russo Tugan Sokhiev, il pubblico ha osservato in piedi un minuto di silenzio. D’improvviso nel parco del castello di Schönbrunn, dove ieri sera si è tenuto il concerto, non si è sentito volare una mosca, nonostante le migliaia di persone presenti.

Le note di Bach e il silenzio seguito hanno dato l’impronta che i Wiener volevano al loro concerto anche nei brani successivi, che hanno rispettato il programma annunciato nei giorni scorsi. Da segnalare, alla conclusione, l’esecuzione fuori programma del “Wiener Blut”, probabilmente in omaggio a Johann Strauss, di cui ricorre il 200. Della nascita.

 

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