Domenica 2 Giugno 2024

18.09.16 Heinz-Christian Strache, Sebastian Kurz, Christian KernLa fiducia degli austriaci nel governo in carica di centrodestra è confermata dall’ultimo sondaggio svolto dall’istituto Unique research, per conto del settimanale “Profil”, che lo pubblicherà nel numero in uscita domani. Alla domanda posta agli intervistati “come votereste se in questa domenica ci fossero le elezioni per il Parlamento?”, il 34% ha risposto che darebbe il suo voto all’Övp (Partito popolare), il 28% all’Spö (Partito socialdemocratico), il 25% all’Fpö (Partito liberalnazionale).

Il consenso per l’Övp, partito che guida il governo con il cancelliere Sebastian Kurz, appare stabile: era il 34% in agosto ed è rimasto anche ora il 34%. L’Fpö, alleato di governo, registra una crescita di 2 punti percentuali (in agosto era al 23%, ora è al 25%). I socialdemocratici, all’opposizione dopo le ultime elezioni, subiscono la perdita di un punto percentuale (dal 29 al 28%).

Tra i partiti minori, la Neos (orientamento conservatore-liberale) guadagna 2 punti (dal 5 al 7%), i Verdi restano stabili sul 4%, la Lista Piz scende dal 2 all’1%. Attualmente i Verdi non sono rappresentati in Parlamento, non avendo superato la soglia di sbarramento del 4% alle ultime elezioni: se si votasse oggi, ce la farebbero. A determinare allora la loro sconfitta e l’eliminazione dal Parlamento era stata la Lista Pilz, nata dalla scissione di un esponente di spicco dei Verdi. Non è passato nemmeno un anno e la Lista Pilz rischia di avere il favore dello zero virgola degli elettori.

Interessante anche la parte del sondaggio relativa al gradimento del cancelliere. In Austria, come in Italia, il capo del governo non è eletto direttamente dai cittadini, ma dal Parlamento. L’Unique research, tuttavia, ha posto agli intervistati la “Kanzelfrage”: chi vorrebbero avere per cancelliere. La fiducia degli elettori in Sebastian Kurz è cresciuta addirittura di 3 punti percentuali: era al 32% in agosto, ora è al 35%.

Christian Kern, leader dell’opposizione socialdemocratica, ha perso altri 2 punti, scendendo al 21%. Il suo destino sembra ormai segnato. Prima o poi – forse prima che poi – l’Spö dovrà cercare un altro leader, per sperare di recuperare voti e forse la maggioranza relativa alle prossimi elezioni.

Anche Heinz-Christian Strache, leader dell’Fpö e vicecancelliere, ha perso un punto percentuale e ora è al 12%, benché il suo partito, invece, abbia guadagnato consensi. Evidentemente stare accanto a una stella di prima grandezza come Kurz non gli giova.

Il sondaggio che “Profil” pubblicherà oggi ha toccato anche un tema che ormai da tempo è al centro del dibattito politico: quello dell’immigrazione. Più della metà degli intervistati (51%) considera “buona” o addirittura “molto buona” la politica seguita dell’Övp in materia migratoria e di integrazione. Il 41%, invece, condivide la linea dell’Fpö.

Il governo austriaco, in materia di immigrazione, ha posizioni molto vicine a quelle del governo italiano (si ricorderà in proposito l’idea di creare un “asse dei volonterosi”), ma con una differenza sostanziale: in Italia la linea è dettata dalla componente populista della Lega, mentre in Austria a tenere le redini è l’Övp, partito conservatore, ma non populista come l’Fpö. Sembrerebbe una distinzione sottile, ma non lo è. Lo si è visto in occasione della recente riunione dell’Europarlamento, che ha deciso a maggioranza di due terzi l’apertura di un procedimento nei confronti dell’Ungheria di Orbán: i deputati dell’Övp hanno votato compatti a favore, come aveva anticipato Kurz, mentre l’Fpö si è schierato con il leader ungherese, proponendo al suo partito (che ora fa parte del Ppe) di formare insieme un gruppo distinto.

 

NELLA FOTO, da sinistra, i leader dei tre maggiori partiti: Heinz-Christian Strache (12%), Sebastian Kurz (35%) e Christian Kern (21%)

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